martedì 31 dicembre 2019

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

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2 commenti:


  1. Lettura del Giorno

    Prima Lettura

    Dal libro dei Numeri
    Nm 6, 22-27

    Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».



    Seconda Lettura

    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
    Gal 4,4-7

    Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
    Vangelo del Giorno

    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 2,16-21

    In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
    Parole del Santo Padre

    E il silenzio ci dice che anche noi, se vogliamo custodirci, abbiamo bisogno di silenzio. Abbiamo bisogno di rimanere in silenzio guardando il presepe. Perché davanti al presepe ci riscopriamo amati, assaporiamo il senso genuino della vita. E guardando in silenzio, lasciamo che Gesù parli al nostro cuore: che la sua piccolezza smonti la nostra superbia, che la sua povertà disturbi le nostre fastosità, che la sua tenerezza smuova il nostro cuore insensibile. Ritagliare ogni giorno un momento di silenzio con Dio è custodire la nostra anima; è custodire la nostra libertà dalle banalità corrosive del consumo e dagli stordimenti della pubblicità, dal dilagare di parole vuote e dalle onde travolgenti delle chiacchiere e del clamore. (Santa Messa in Basilica Vaticana, 1° gennaio 2018)

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  2. FAUSTI – Il centro di questi primi capitoli è la conoscenza “tattile”di Dio che ha Maria nel generare, fasciare e deporre il suo figlio nella mangiatoia. La scena che ci è data da contemplare è il fatto storico , unico, accaduto duemila anni fa, prima narrato , poi annunciato come segno che dà significato a tutta la storia, e infine vissuto dai pastori..
    Attraverso il racconto che per prima Maria ha fatto a Luca, pastore diventato annunciatore, che lo ha trasmesso a noi, anche noi siamo chiamati a contemplare e toccare con Lei lo stesso Verbo della Vita. “ Fu partorito per voi oggi un Salvatore che è Cristo Signore”
    Come i primi discepoli da pescatori diverranno pescatori di uomini, così è da scorgere in questi pastori coloro che poi saranno i pastori della chiesa di Dio. Sono i primi che hanno creduto alla Parola, hanno trovato il Bambino, Lo riconoscono come Salvatore e Lo annunciano..
    I pastori,che vanno senza indugio,sono modelli di fede.
    Essa porta speditamente alla scoperta di ciò che è avvenuto.Il fatto, anche se rivelato dall'Annuncio, senza fede resta nascosto.
    Solo questa lo fa scoprire.
    I pastori vedono la realtà di ciò che il Signore ha fatto loro conoscere dall'annuncio degli Angeli.
    I pastori hanno ricevuto l'annuncio, hanno creduto e hanno visto; ora annunciano a loro volta.
    Ciò che gli Angeli hanno fatto in cielo, i pastori continuano a farlo sulla terra: diventano angeli, mediatori della Parola, per portare altri a vedere ciò che Dio ha promesso.
    Si profila la dinamica missionaria della Chiesa, è una Chiesa di poveri e ultimi, come l'Annunciato stesso, : l'annuncio porta all'ascolto , l'ascolto alla visione che dilata lo spazio della Comunità fino agli estremi confini della terra e apre il tempo all'eternità. .
    La prima reazione al loro annuncio è meraviglia.E' il primo gradino di un cuore che si apre ad accogliere qualcosa di nuovo, per lui incredibile.
    Maria viene presentata come il credente che, pur conoscendo bene i fatti, non può mai prescindere dalla Parola ascoltata. Essa contiene sempre i misteri più profondi da vedere.
    Per questo conserva queste Parole, le serba con sé come tesoro intimo del suo cuore – dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore – e le confronta, le medita e le incontra.
    Tutto il vangelo presenterà queste Parole da ascoltare, accogliere, conservare, incontrare, misurare, comprendere, combinare fra loro, in una crescita continua, che fa germinare la pienezza del dono, i misteri stessi del Regno di Dio (8,10).
    La nostra visione viene dall'ascolto di queste Parole,e sarà sempre frammentaria,
    “come in uno specchio, in maniera confusa”.
    Solo alla fine sarà ricomposto nel nostro cuore quel volto che vedremo “faccia a faccia”(1Cor 13,12).

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