S. FAUSTI - Gesù, il Figlio, è per noi sapienza nuova e riposo. La Sua mitezza e umiltà è la nuova legge : la legge di libertà del Figlio, uguale al Padre. La Chiesa in Lui è libera dal fardello pesante delle prescrizioni e sta sotto il giogo dell'amore, l'unico che non opprime.
S. FAUSTI - “Ti benedico , Padre! “ : dopo il lutto per chi non accoglie la Parola, c'è la danza per chi l'accoglie. Quest'inno di benedizione è un apice del Vangelo, il Figlio gioisce della stessa gioia del Padre perché i Suoi fratelli partecipano del loro mistero. La conoscenza che c'è tra Padre e Figlio, l'amore mutuo che è la loro vita, è donato anche agli “infanti”. Ciò che Dio è per natura, noi lo siamo per grazia. Lo Spirito fa zampillare nel nostro cuore e fiorire sulle nostre labbra la stessa Parola per cui il Verbo è Verbo . “Abbà”. Entriamo nella Trinità, partecipando al dialogo ineffabile tra Padre e Figlio. La creazione raggiunge il suo fine , che è il suo principio . Al suono del flauto di Gesù , Figlio di Dio e dell'uomo, danziamo le nozze tra Dio e l'uomo. Accogliere Lui è la salvezza : nella Sua carne ogni carne è unita ormai alla gloria. I sapienti e i furbi cercano un Dio sapiente e potente. Ciò che è rivelato agli infanti è nascosto agli altri. La stessa identica realtà è nascondimento e rivelazione, secondo la diversa condizione. Quando ci staccheremo dalla vita terrena, verremo alla luce del Volto del Padre e saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è (1Gv 3,2). Già ora però, riflettendo la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, secondo l'azione dello Spirito del Signore (2Cor3,18). “Venite a me voi tutti” : Gesù , offrendoci di entrare con Lui nell'amore del Padre, ci invita al banchetto della Sapienza (Sir 51,23-27). Il vero cibo è conoscere Dio come Padre e se stessi come figli . È il dono dello Spirito che fa godere di una vita filiale e fraterna. Questa è la nuova legge, il giogo di libertà del Figlio. Anche la legge data per Mosè è per la vita ; ma non dà la vita. E' solo un pesante fardello che ordina, denuncia, giudica e condanna ciò che è contro di essa. L'amore invece è pieno compimento della Legge (Mt 7,12) : dà quella “giustizia superiore “ che introduce nel Regno.
Prima Lettura Zc 9, 9-10 Ecco, a te viene il tuo re umile.
Dal libro del profeta Zaccaria. «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire il carro da guerra da Èfraim e il cavallo da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144 Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.
Seconda Lettura Rm 8, 9. 11-13 Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Canto al Vangelo Cf Mt 11,25 Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.
Vangelo Mt 11, 25-30 Io sono mite e umile di cuore.
Dal vangelo secondo Matteo In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
S. FAUSTI - Gesù, il Figlio, è per noi sapienza nuova e riposo. La Sua mitezza e umiltà è la nuova legge : la legge di libertà del Figlio, uguale al Padre. La Chiesa in Lui è libera dal fardello pesante delle prescrizioni e sta sotto il giogo dell'amore, l'unico che non opprime.
RispondiEliminaS. FAUSTI - “Ti benedico , Padre! “ : dopo il lutto per chi non accoglie la Parola, c'è la danza per chi l'accoglie. Quest'inno di benedizione è un apice del Vangelo, il Figlio gioisce della stessa gioia del Padre perché i Suoi fratelli partecipano del loro mistero. La conoscenza che c'è tra Padre e Figlio, l'amore mutuo che è la loro vita, è donato anche agli “infanti”. Ciò che Dio è per natura, noi lo siamo per grazia. Lo Spirito fa zampillare nel nostro cuore e fiorire sulle nostre labbra la stessa Parola per cui il Verbo è Verbo . “Abbà”. Entriamo nella Trinità, partecipando al dialogo ineffabile tra Padre e Figlio. La creazione raggiunge il suo fine , che è il suo principio .
RispondiEliminaAl suono del flauto di Gesù , Figlio di Dio e dell'uomo, danziamo le nozze tra Dio e l'uomo.
Accogliere Lui è la salvezza : nella Sua carne ogni carne è unita ormai alla gloria.
I sapienti e i furbi cercano un Dio sapiente e potente. Ciò che è rivelato agli infanti è nascosto agli altri. La stessa identica realtà è nascondimento e rivelazione, secondo la diversa condizione.
Quando ci staccheremo dalla vita terrena, verremo alla luce del Volto del Padre e saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è (1Gv 3,2). Già ora però, riflettendo la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, secondo l'azione dello Spirito del Signore (2Cor3,18). “Venite a me voi tutti” : Gesù , offrendoci di entrare con Lui nell'amore del Padre, ci invita al banchetto della Sapienza (Sir 51,23-27).
Il vero cibo è conoscere Dio come Padre e se stessi come figli .
È il dono dello Spirito che fa godere di una vita filiale e fraterna.
Questa è la nuova legge, il giogo di libertà del Figlio.
Anche la legge data per Mosè è per la vita ; ma non dà la vita. E' solo un pesante fardello che ordina, denuncia, giudica e condanna ciò che è contro di essa.
L'amore invece è pieno compimento della Legge (Mt 7,12) : dà quella “giustizia superiore “ che introduce nel Regno.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Zc 9, 9-10
Ecco, a te viene il tuo re umile.
Dal libro del profeta Zaccaria.
«Esulta grandemente, figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d’asina.
Farà sparire il carro da guerra da Èfraim
e il cavallo da Gerusalemme,
l’arco di guerra sarà spezzato,
annuncerà la pace alle nazioni,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal Fiume fino ai confini della terra».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Seconda Lettura Rm 8, 9. 11-13
Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Canto al Vangelo Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo Mt 11, 25-30
Io sono mite e umile di cuore.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».