venerdì 21 luglio 2017

A - 16 DOM.T.O.


2 commenti:

  1. S. FAUSTI - “Lasciate che crescano ambedue, insieme”, dice il Signore a chi gli propone di sradicare le zizzanie. La zizzania è un'erba infestante e velenosa. All'inizio non si distingue da una pianticella di frumento , poi si radica così bene che, strappandola, si sradica lo stesso grano.
    Vorremmo che la comunità cristiana fosse perfetta, pura e senza difetti , ci angustiamo e ci diamo da fare per sradicare le zizzanie, in noi e intorno a noi. I maggiori disastri derivano proprio dal tentativo di eliminare il male.
    La violenza sacra è la peggiore . “a fin di bene” viola ogni libertà.
    Il trionfo del bene sarà solo alla fine , e per opera di Dio. Prima è il tempo della pazienza, nostra e Sua che vede il male nostro e altrui come luogo di misericordia., rispettivamente ricevuta e accordata. La chiesa non è una setta di puri ; in essa c'è posto per tutti.
    E noi saremo giudicati dal nostro stesso giudizio , misurati col nostro metro . la misericordia che avremo usata sarà la nostra misura di verità.
    Il giudizio di Dio è già dato sulla croce , dove il Figlio porta su di Sé il male del mondo : a Lui la nostra perdizione, a noi la Sua bellezza.
    Veramente la croce, legno verde, brucia al posto del legno secco.
    Il Regno dei cieli è paragonato a un chicco di senape, invisibile come la capocchia di uno spillo.
    La sua piccolezza estrema è scandalosamente associata alla grandezza del Regno.
    La Sua grandezza non è quella dei più alti cedri . È quella del legno della croce , dove gli uccelli trovano nido. Così tutti gli alberi della foresta conoscono “chi “ è il Signore , colui che umilia l'albero alto e innalza l'albero basso, fa seccare l'albero verde e fa germogliare l'albero secco
    (EZ 17,22-23) Lui stesso è il legno verde che si fa secco per bruciare le nostre iniquità e comunicare a noi la Sua linfa vitale.
    Se il piccolo seme gettato diventa il grande albero della croce, quel pugno di impasto andato a male, preso e nascosto in tre misure di farina, è il Cristo sepolto, nascosto per tre giorni nel cuore della terra, la lieviterà di vita nuova, libera dal vecchio lievito di malizia e perversità.
    “Così sarà al compimento del mondo” , dice Gesù .
    Brilleranno due fuochi : quello delle zizzanie che bruciano come immondizie , e quello dei giusti che splenderanno come il sole.
    Il compimento del mondo è paragonato alla mietitura , il tempo in cui il seme diventa pane e gioia.
    Sarà quando Dio avrà compiuto nel mondo l'opera Sua, il Suo Capolavoro : il Volto del Figlio.
    Solo allora, non prima, ci sarà il giudizio.
    Già ora ha mandato gli Apostoli a seminare la Parola , in base al cui ascolto siamo giudicati.
    Il tempo, vita che abbiamo a nostra disposizione , è finito : ha un inizio, uno svolgimento e un termine. Alla fine resterà solo l'Amore, che mai ha fine. Il fuoco di Dio renderà allora manifesta l'opera di ciascuno . La paglia del nostro egoismo sarà bruciata e ciò che è prezioso resisterà.
    Il sole è simbolo di Dio.
    Chi ascolta la Parola diventa come il Padre (5,48) riluce della Sua Gloria , come il Figlio trasfigurato. Ciò che in noi non sarà filiale e fraterno scomparirà.
    Allora ci copriremo di rossore bruciante per tutto ciò di cui ora spesso ci vantiamo.
    A chi ascolta sarà dato conoscere i misteri del Regno ; e chi più ha, più gli sarà dato.

    RispondiElimina




  2. CANTO AL VANGELO (cf. Mt 11,25)
    R. Alleluia, alleluia.
    Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
    R. Alleluia.

    VANGELO (Mt 13,24-43)
    Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.
    + Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?". Ed egli rispose loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a raccoglierla?". "No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per
    bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio"». Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!.
    Parola del Signore.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.