E' grande la croce? E' bella la croce? Nel nostro immaginario , più o meno collettivo, la croce continua ad essere unita al dolore, alla sofferenza, alle prove, e tutto questo è per niente bello. E invece la Chiesa ci dice che è una cosa molto bella quando noi sulla croce vediamo il Crocifisso. E' Lui , il Crocifisso , che è bello. E' il Crocifisso che è grande. Perchè? E qui diciamo cose note, perchè il Crocifisso continua a farci capire che se noi lo guardiamo con uno sguardo di fede e non soltanto appeso ad una catenina di una bella donna, con occhi di fede noi vediamo tutta la bellezza di una vita che si offre come dono, di una vita che non si ferma per la strada, che non si arresta di fronte a nessuna difficoltà, che non si arresta di fronte a niente, e che giunge per amore fin là dove oltre non si può andare, perchè quando hai dato la vita, hai dato tutto. Questo è immensamente bello. Ecco la croce, ecco il Crocifisso. Che la croce sia bella e sia da esaltare a questo punto noi dobbiamo dire : è indubitabile. Nella prima lettura (Num.21.4-9) e nel Vangelo troviamo un po' gli estremi di quanto andiamo dicendo...Nel deserto della vita, il popolo d'Israele resta incredulo e mormora nei confronti di Dio ; siamo stufi della manna che è la tua Parola , che è la tua Presenza, che sono i tuoi inviti ad amare; noi vogliamo tornare in Egitto ; noi vogliamo amare la nostra vita a modo nostro , noi vogliamo prenderci le cose che ci aggradano e nel momento in cui ne abbiamo bisogno. “ E giungono i serpenti velenosi “. Il termine è ancora più secco, bisognerebbe tradurre : giungono i serpenti ardenti che non ti lasciano mai in pace. Mormori contro Dio ? Resti incredulo ? Vuoi prenderti tu la vita invece di riceverla , anche nelle piccole cose? Ebbene, incontri i serpenti ardenti che ti tolgono la pace. Hai fame e non ti sazi mai . Possiedi e nulla ti basta. Desideri un'intimità e rovini le famiglie. I serpenti mordono . E allora si muore perchè si perde la speranza. Penso ai tanti bambini che domani inizieranno la scuola. Entreranno nel loro piccolo deserto . Vanno ad imparare a leggere e a scrivere ? Impareranno anche la vita ? Rispettando la laicità della scuola. Impareranno a difendersi dai serpenti ardenti guardando al Vangelo., al Vangelo che abbiamo udito ? Ah, no , questo si fa soltanto dalle suore e dai preti, scherziamo. Il Vangelo udito è per tutti . E che cosa abbiamo udito stasera? Che cosa mi auguro che i bimbi ascoltino e imparino oltre che a leggere e scrivere?
Abbiamo risentito il versetto Gv 3,16, il riassunto della fede:”Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Figlio” perchè chiunque lo voglia accogliere, accettare nella sua proposta d'amore, non muoia, ma viva. Ecco i due estremi .L'uomo ama il mondo ?Sì, Dio ama il mondo ? Sì , la differenza : il primo tiene tutto per sé e combina disastri, e l'altro dona tutto quello che ha , ed è la croce. Ecco la croce che siamo chiamati come cristiani a scegliere tutti i giorni come l'unica realtà che dà senso alla vita. Noi dobbiamo diventare trasparenti di fronte a questa Parola. Se è vero che Dio ha tanto amato il mondo , che lo sta amando adesso così tanto da dare il Figlio, allora il cristiano è uno la cui vita diventa trasparente, è una vita in cui si legge questa verità. La spiritualità mia e la spiritualità vostra non hanno che un compito, lasciar trasparire questa verità : Dio ha tanto amato il mondo , ti vuole così bene, che ti sta dando tutto ; il Figlio, e con lui , tutto. E diventare trasparenti significa accettare di essere anche noi crocifissi : esaltare la croce nella nostra quotidianità. E non è il caso di pensare a cose straordinarie. No, si possono ancora commentare e ampliare alcune parole di una donna che io apprezzo e stimo molto , già morta : “ Vengono le pazienze, Signore, queste briciole di passione che hanno lo scopo di ucciderci lentamente per la tua gloria e di ucciderci senza la nostra gloria, perchè nessuno se ne accorge...Fin dal mattino sono i nostri nervi troppo scattanti o troppo lenti, il latte che trabocca, i bambini che imbrogliano tutto , l'autobus che passa affollato o che non passa mai, la coda in macchina, la tangenziale intasata, e il telefono che si scatena, tua madre anziana che ha bisogno di te , tua figlia che vuole parlarti , l'assicurazione che sta per scadere, non ti sei ricordato , è la voglia di tacere e il dover parlare, è voler uscire quando si è chiusi , è il marito o la moglie ai quali vorremmo appoggiarci che diventano più fragili dei bambini. Così vengono le pazienze che fanno parte della croce del Signore. Giungono ogni mattina in ranghi serrati o in fila indiana, e dimenticano sempre di dirci che sono il martirio quotidiano preparato per noi”.E io dico : sono anche il senso profondo della nostra vita e anche della nostra pace. E nella fede possiamo dire che queste pazienze possono diventare anche il fondamento della nostra gioia. D. Dario (R. Marco)
E' grande la croce? E' bella la croce? Nel nostro immaginario , più o meno collettivo, la croce continua ad essere unita al dolore, alla sofferenza, alle prove, e tutto questo è per niente bello. E invece la Chiesa ci dice che è una cosa molto bella quando noi sulla croce vediamo il Crocifisso.
RispondiEliminaE' Lui , il Crocifisso , che è bello. E' il Crocifisso che è grande. Perchè? E qui diciamo cose note, perchè il Crocifisso continua a farci capire che se noi lo guardiamo con uno sguardo di fede e non soltanto appeso ad una catenina di una bella donna, con occhi di fede noi vediamo tutta la bellezza di una vita che si offre come dono, di una vita che non si ferma per la strada, che non si arresta di fronte a nessuna difficoltà, che non si arresta di fronte a niente, e che giunge per amore fin là dove oltre non si può andare, perchè quando hai dato la vita, hai dato tutto.
Questo è immensamente bello.
Ecco la croce, ecco il Crocifisso. Che la croce sia bella e sia da esaltare a questo punto noi dobbiamo dire : è indubitabile.
Nella prima lettura (Num.21.4-9) e nel Vangelo troviamo un po' gli estremi di quanto andiamo dicendo...Nel deserto della vita, il popolo d'Israele resta incredulo e mormora nei confronti di Dio ; siamo stufi della manna che è la tua Parola , che è la tua Presenza, che sono i tuoi inviti ad amare; noi vogliamo tornare in Egitto ; noi vogliamo amare la nostra vita a modo nostro , noi vogliamo prenderci le cose che ci aggradano e nel momento in cui ne abbiamo bisogno.
“ E giungono i serpenti velenosi “. Il termine è ancora più secco, bisognerebbe tradurre : giungono i serpenti ardenti che non ti lasciano mai in pace.
Mormori contro Dio ? Resti incredulo ? Vuoi prenderti tu la vita invece di riceverla , anche nelle piccole cose? Ebbene, incontri i serpenti ardenti che ti tolgono la pace. Hai fame e non ti sazi mai . Possiedi e nulla ti basta. Desideri un'intimità e rovini le famiglie. I serpenti mordono .
E allora si muore perchè si perde la speranza.
Penso ai tanti bambini che domani inizieranno la scuola. Entreranno nel loro piccolo deserto . Vanno ad imparare a leggere e a scrivere ? Impareranno anche la vita ? Rispettando la laicità della scuola. Impareranno a difendersi dai serpenti ardenti guardando al Vangelo., al Vangelo che abbiamo udito ? Ah, no , questo si fa soltanto dalle suore e dai preti, scherziamo.
Il Vangelo udito è per tutti . E che cosa abbiamo udito stasera? Che cosa mi auguro che i bimbi ascoltino e imparino oltre che a leggere e scrivere?
RispondiEliminaAbbiamo risentito il versetto Gv 3,16, il riassunto della fede:”Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Figlio” perchè chiunque lo voglia accogliere, accettare nella sua proposta d'amore, non muoia, ma viva. Ecco i due estremi .L'uomo ama il mondo ?Sì, Dio ama il mondo ? Sì , la differenza : il primo tiene tutto per sé e combina disastri, e l'altro dona tutto quello che ha , ed è la croce.
Ecco la croce che siamo chiamati come cristiani a scegliere tutti i giorni come l'unica realtà che dà senso alla vita. Noi dobbiamo diventare trasparenti di fronte a questa Parola. Se è vero che Dio ha tanto amato il mondo , che lo sta amando adesso così tanto da dare il Figlio, allora il cristiano è uno la cui vita diventa trasparente, è una vita in cui si legge questa verità. La spiritualità mia e la spiritualità vostra non hanno che un compito, lasciar trasparire questa verità : Dio ha tanto amato il mondo , ti vuole così bene, che ti sta dando tutto ; il Figlio, e con lui , tutto. E diventare trasparenti significa accettare di essere anche noi crocifissi : esaltare la croce nella nostra quotidianità.
E non è il caso di pensare a cose straordinarie. No, si possono ancora commentare e ampliare alcune parole di una donna che io apprezzo e stimo molto , già morta : “ Vengono le pazienze, Signore, queste briciole di passione che hanno lo scopo di ucciderci lentamente per la tua gloria e di ucciderci senza la nostra gloria, perchè nessuno se ne accorge...Fin dal mattino sono i nostri nervi troppo scattanti o troppo lenti, il latte che trabocca, i bambini che imbrogliano tutto , l'autobus che passa affollato o che non passa mai, la coda in macchina, la tangenziale intasata, e il telefono che si scatena, tua madre anziana che ha bisogno di te , tua figlia che vuole parlarti , l'assicurazione che sta per scadere, non ti sei ricordato , è la voglia di tacere e il dover parlare, è voler uscire quando si è chiusi , è il marito o la moglie ai quali vorremmo appoggiarci che diventano più fragili dei bambini.
Così vengono le pazienze che fanno parte della croce del Signore. Giungono ogni mattina in ranghi serrati o in fila indiana, e dimenticano sempre di dirci che sono il martirio quotidiano preparato per noi”.E io dico : sono anche il senso profondo della nostra vita e anche della nostra pace. E nella fede possiamo dire che queste pazienze possono diventare anche il fondamento della nostra gioia.
D. Dario (R. Marco)