mercoledì 15 febbraio 2023

A - 7 DOMENICA T.O.




 

5 commenti:

  1. Antifona d'ingresso
    Io nella tua fedeltà ho confidato;
    esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
    canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12,6)
    O Dio, che nel Vangelo del tuo Figlio
    hai rivelato la perfezione dell'amore,
    apri i nostri cuori all'azione del tuo Spirito,
    perché siano spezzate le catene della violenza e dell'odio,
    e il male sia vinto dal bene.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    PRIMA LETTURA (Lv 19,1-2.17-18)
    Ama il tuo prossimo come te stesso.
    Dal libro del Levìtico

    Il Signore parlò a Mosè e disse:
    «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
    Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
    Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

    Parola di Dio

    SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
    Rit: Il Signore è buono e grande nell’amore.

    Benedici il Signore, anima mia,
    quanto è in me benedica il suo santo nome.
    Benedici il Signore, anima mia,
    non dimenticare tutti i suoi benefici.

    Egli perdona tutte le tue colpe,
    guarisce tutte le tue infermità,
    salva dalla fossa la tua vita,
    ti circonda di bontà e misericordia.

    Misericordioso e pietoso è il Signore,
    lento all’ira e grande nell’amore.
    Non ci tratta secondo i nostri peccati
    e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

    Quanto dista l’oriente dall’occidente,
    così egli allontana da noi le nostre colpe.
    Come è tenero un padre verso i figli,
    così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

    SECONDA LETTURA (1Cor 3,16-23)
    Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

    Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
    Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
    Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

    Parola di Dio

    Canto al Vangelo (1Gv 2, 5)
    Alleluia, alleluia.
    Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
    in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
    Alleluia.

    VANGELO (Mt 5,38-48)
    Amate i vostri nemici.
    + Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
    Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

    Parola del Signore

    RispondiElimina
  2. OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO - 23 -2 -2020
    Gesù cita l’ANTICA LEGGE: «Occhio per occhio e dente per dente» (Mt 5,38; Es 21,24). Sappiamo che cosa voleva dire: a chi ti toglie qualcosa, tu toglierai la stessa cosa. Era in realtà un grande progresso, perché impediva ritorsioni peggiori: se uno ti ha fatto del MALE, lo ripagherai con la stessa misura, non potrai fargli di peggio. Chiudere le contese in pareggio era un passo avanti. Eppure Gesù va oltre, molto oltre: «Ma IO VI DICO di non opporvi al malvagio» (Mt 5,39). Ma come, Signore? Se qualcuno pensa MALE di me, se
    qualcuno mi fa del MALE, non posso ripagarlo con la stessa moneta? “No”, dice Gesù: non-VIOLENZA, nessuna VIOLENZA.
    Possiamo pensare che l’insegnamento di Gesù persegua una strategia: alla fine il malvagio desisterà. Ma non è questo il motivo per cui Gesù chiede di AMARE anche chi ci fa del MALE. Qual è la ragione? Che il Padre, nostro Padre, ama sempre tutti, anche se non è ricambiato. Egli «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (v. 45). E oggi, nella prima lettura, ci dice: «Siate SANTI, perché io, il Signore, vostro Dio, sono SANTO!» (Lv 19,2). Ossia: “Vivete come me, cercate quello che io cerco”. Gesù ha fatto così. Non ha puntato il dito contro quelli che l’hanno condannato ingiustamente e
    ucciso crudelmente, ma ha aperto loro le braccia sulla croce.
    E ha perdonato chi gli ha messo i chiodi nei polsi (cfr Lc 23,33-34).
    Allora, se vogliamo essere discepoli di Cristo, se vogliamo dirci cristiani, questa è la via, non ce n’è un’altra. Amati da Dio, siamo chiamati ad AMARE; perdonati, a PERDONARE; toccati dall’AMORE, a dare AMORE senza aspettare che comincino gli altri; salvati gratuitamente, a non ricercare alcun utile nel BENE che facciamo. E tu puoi dire: “Ma Gesù esagera! Dice persino: «AMATE i vostri nemici e PREGATE per quelli che vi perseguitano» (Mt 5,44); parla così per destare l’attenzione, ma forse non intende veramente quello”.
    Invece sì, intende veramente quello. Gesù qui non parla per paradossi, non usa giri di parole.
    È diretto e chiaro. Cita la LEGGE ANTICA e solennemente dice: “Ma IO VI DICO: AMATE i vostri nemici”. Sono parole volute, parole precise.
    AMATE i vostri nemici e PREGATE per quelli che vi perseguitano. È la novità cristiana. È la differenza cristiana. PREGARE e AMARE: ecco quello che dobbiamo fare; e non solo verso chi ci vuol BENE, non solo verso gli amici, non solo verso il nostro popolo. Perché l’AMORE di Gesù non conosce confini e barriere. Il Signore ci chiede il coraggio di un AMORE senza calcoli. Perché la misura di Gesù è l’AMORE senza misura.

    Quante volte abbiamo trascurato le sue richieste, comportandoci come tutti! Eppure il comando
    dell’AMORE non è una semplice provocazione, sta al CUORE del Vangelo. Sull’AMORE verso tutti non accettiamo scuse, non predichiamo comode prudenze. Il Signore non è stato prudente, non è sceso a compromessi, ci ha chiesto l’estremismo della carità. È l’unico estremismo cristiano lecito: l’estremismo dell’AMORE.

    RispondiElimina
  3. -->AMATE i vostri nemici. Oggi ci farà BENE, durante la Messa e dopo, ripetere a noi stessi queste parole e applicarle alle persone che ci trattano MALE, che ci danno fastidio, che fatichiamo ad accogliere, che ci tolgono serenità. AMATE i vostri nemici. Ci farà BENE porci anche delle domande: “Io, di che cosa mi preoccupo nella vita: dei nemici, di chi mi vuole MALE? O di AMARE?”. Non preoccuparti della cattiveria altrui, di chi pensa MALE di te. Inizia invece a disarmare il tuo CUORE per AMORE di Gesù. Perché chi ama Dio non ha nemici nel CUORE. Il culto a Dio è il contrario della cultura dell’ODIO. E la cultura dell’ODIO si combatte contrastando il culto del lamento. Quante volte ci lamentiamo per quello che non riceviamo, per
    quello che non va! Gesù sa che tante cose non vanno, che ci sarà sempre qualcuno che ci vorrà MALE, anche qualcuno che ci perseguiterà. Ma ci chiede solo di PREGARE e AMARE. Ecco LA RIVOLUZIONE DI GESÙ, la più grande della storia: dal nemico da odiare al nemico da AMARE, dal culto del lamento alla cultura del dono. Se siamo di Gesù, questo è il cammino! Non ce n’è un altro.
    È vero, ma tu puoi obiettare: “Comprendo la grandezza dell’ideale, ma la vita è un’altra cosa! Se amo e PERDONO, non sopravvivo in questo MONDO, dove prevale la logica della forza e sembra che ognuno pensi a sé”. Ma allora la logica di Gesù è perdente? È perdente agli occhi del MONDO, ma vincente agli occhi di Dio. San Paolo ci ha detto nella seconda lettura: «Nessuno si illuda, perché la SAPIENZA di questo MONDO è stoltezza davanti a Dio» (1 Cor 3,18-19).
    Dio vede oltre. Sa come si vince. Sa che il MALE si vince solo col BENE. Ci ha salvati così: non con la spada, ma con la croce. AMARE e PERDONARE è vivere da vincitori.
    Perderemo se difenderemo la fede con la forza. Il Signore ripeterebbe anche a noi le parole che disse a Pietro nel Getsemani: «Rimetti la spada nel fodero» (Gv 18,11). Nei Getsemani di oggi, nel nostro MONDO indifferente e ingiusto, dove sembra di assistere all’agonia della SPERANZA, il cristiano non può fare come quei discepoli, che prima impugnarono la spada e poi fuggirono. No, la soluzione non è sfoderare la spada contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’AMORE attivo, l’AMORE umile, l’AMORE «fino alla fine» (Gv 13,1).
    Cari fratelli e sorelle, oggi Gesù, col suo AMORE senza limiti, alza l’asticella della nostra umanità. Alla fine possiamo chiederci: “E noi, ce la faremo?”. Se la meta fosse impossibile, il Signore non ci avrebbe chiesto di raggiungerla. Ma da soli è difficile; è una GRAZIA che va chiesta. Chiedere a Dio la forza di AMARE, dirgli: “Signore, aiutami ad AMARE, insegnami a PERDONARE. Da solo non ci riesco, ho bisogno di Te”. E va chiesta anche la GRAZIA di vedere gli altri non come ostacoli e complicazioni, ma come fratelli e sorelle da AMARE. Molto spesso chiediamo aiuti e grazie per noi, ma quanto poco chiediamo di saper AMARE!
    Non chiediamo abbastanza di saper vivere il CUORE del Vangelo, di essere davvero cristiani. Ma «alla sera della vita, saremo giudicati sull’AMORE» (S. Giovanni della Croce, Parole di luce e di AMORE, 57). Scegliamo oggi l’AMORE, anche se costa, anche se va controcorrente. Non lasciamoci condizionare dal pensiero comune, non accontentiamoci di mezze misure. Accogliamo la sfida di Gesù, la sfida della carità.
    Saremo veri cristiani e il MONDO sarà più umano.

    RispondiElimina
  4. S. FAUSTI – Gesù propone e dona la nuova economia dell'amore, che vince quella dell'egoismo. Seguono cinque esempi, che sono anche cinque regole con cui si mostra come vincere il male con il bene. (Rom 12,21).
    La prima regola per vincere il male è opporsi al male e non al malvagio. Il male fa male anzitutto a chi lo fa, e non va restituito. Il malvagio, prima vittima del male, è un mio fratello, che va amato con più cuore. Gesù ama i peccatori perché odia il peccato ; io odio i peccatori perché amo il peccato. I peccatori sono per Lui oggetto di compassione, per me di detestazione. La mia antipatia per il peccatore svela la mia simpatia per il peccato, la mia dissociazione dal malvagio la mia partecipazione al male.
    Solo un cuore puro ama con tenerezza il peccatore. Ha quella com-passione che vince il male stesso. . Invece di restituirlo raddoppiandolo, ha la forza di farsene carico, di patire-con l'altro, come l'Agnello di Dio che porta e toglie il peccato del mondo (Gv 1,29).
    Se la prima regola per vincere il male è non restituirlo, la seconda è la disponibilità a portarne il doppio pur di non raddoppiarlo. La “tolleranza “cristiana non è indifferenza verso il male , ma forza di tollerare (portare ) su di sé il male dell'altro : è “portanza” capacità di “portare i pesi gli uni degli altri”, adempimento della Legge di Cristo (Gal 6,2). E' raro l'amore gratuito, con cui uno accoglie l'altro così com'è . Tutti ne abbiamo bisogno – chi non è amato e accolto da nessuno, non esiste!- per amare noi stessi e amare a nostra volta, come siamo amati.
    Quando si legge la Bibbia , bisogna tener presente che Dio parla un linguaggio umano.
    C'è un'evoluzione nella rivelazione , dal Dio forte e tremendo, comune a tutti i popoli, si giunge progressivamente al Dio clemente e misericordioso, longanime e di grande amore che si lascia impietosire ( Gen 4,2). nell'epoca messianica le spade saranno traaformate in dialogo e le lance in falci (Is 2,4). Allora anche il lupo dimorerà con l 'agnello , e la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare .( Is 11, 6, 9) .
    Con Gesù è giunto questo tempo.
    L'amore per il nemico è l'essenza del cristianesimo. Amare il nemico vuol dire aver conosciuto Dio nello Spirito. Dio infatti non ha nemici, ma solo figli, che per me son fratelli da amare
    .Come tutti gli imperativi di Gesù , non si tratta di oneri impossibili, ma di doni liberanti. Chi non ama il nemico, non ha ancora lo Spirito del Signore , che proprio qui rivela l'infinità e gratuità del Suo amore. (Rom 5, 6-11). Ora, amando i nemici e pregando per i persecutori, divento ciò che sono : Figlio del Padre. Se non amo il nemico, sono nemico di Dio, non mi considero suo figlio, e non posso dire “Padre Nostro”.
    Dio non taglia la luce e l'acqua a chi non paga la bolletta. Il Suo sole e l a Sua pioggia , il Suo amore e la Sua misericordia, sono per tutti, perché tutti riconosce come figli, in attesa che qualcuno lo riconosca come Padre, accettando gli altri come fratelli.
    Amare con interesse è affare di tutti, anche dei peccatori.
    L'amore del nemico, invece , è rivelazione evidente dell'amore incondizionato di Dio.
    “Dunque siate voi perfetti” Il discorso sul monte è una catena di montagne . Questo versetto è il punto d'arrivo più alto, la vetta panoramica, da cui si vede tutto.
    “Siate santi perché io sono Santo” (LV 11, 44-45-17,1 – 19,21) è principio della legge.
    L'uomo è a immagine di Dio : è se stesso solo se è come lui, “il Santo”.
    La santità è un attributo esclusivo di Dio : solo Lui è Dio, Santo, Altro da ogni altro.

    RispondiElimina
  5. --La Sua “Alterità” ci è nota attraverso Gesù . È quella del Padre che ama giusti e peccatori.
    Sulla croce, dove tutto sarà compiuto (Gv 19,30) e Lui sarà riconosciuto come il Figlio (27, 54) vediamo la santità del Padre, della quale Lui è realizzazione perfetta.
    Questa Santità non separa dal mondo e dal peccatore, ma si fa com-passione che si compromette in ogni situazione , Misericordia che entra in ogni miseria. Luca traduce questo versetto di Matteo così : “ Diventate misericordiosi come il Padre vostro è Misericordioso “(Lc 6,36), dove “misericordioso” rende una parola ebraica che significa “uterino, materno”.
    La caratteristica di Dio Padre è il Suo essere Madre!
    La Misericordia è più purificante di ogni “santità” che divide giusti e ingiusti . È la santità bruciante della Croce, la Santità Altra, dell'altro, che incontriamo in ogni altro, nemico compreso!.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.