Così dice il Signore: «Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Sal 24 (25) R. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; io spero in te tutto il giorno. R.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni, non li ricordare: ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. R.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. R.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fil 2,1-11
Fratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 21,28-32
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore
PAROLE DEL SANTO PADRE
Dov’è la mia fiducia? Nel potere, negli amici, nei soldi? Nel Signore! Questa è l’eredità che ci promette il Signore: ‘Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero, confiderà nel nome del Signore’. Umile perché si sente peccatore; fiducioso nel Signore perché sa che soltanto il Signore può garantire una cosa che gli faccia bene. E davvero che questi capi sacerdoti ai quali si rivolgeva Gesù non capivano queste cose e Gesù ha dovuto dire loro che una prostituta entrerà prima di loro nel Regno dei Cieli. (Santa Marta, 15 dicembre 2015)
FAUSTI -Chi non vuol cambiare , non può capire chi gli propone il contrario di quanto Lui fa. Gesù non si diverte a capovolgere le nostre idee ; le capovolge solo per raddrizzarle : “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8). Chi non vuol convertirsi non è però abbandonato a se stesso . Il Signore gli parla in parabole , perché, vedendo di non vedere, si converta e sia guarito. Gesù si rivela con chiarezza a chi lo ama, anche se non Lo capisce, come Pietro ; a chi Lo capisce, ma non Lo ama , parla prima con il Suo silenzio, e poi con le parabole. Si tratta di un modo di parlare che insieme tace e dice : esprime qualcosa di comprensibile , che allude a qualcos'altro che, quando uno vuole, può capire. Questa parabola svela la situazione dell'ascoltatore che non vuol convertirsi : è come il fratello che dice sì, ma non fa. Quando è cosciente di questo, può diventare come l'altro, che dice no, ma poi cambia parere. I sacerdoti e i notabili del popolo sono come il fico, che ha tante foglie, ma nessun frutto , sono come il tempio, che è spelonca di ladri e non casa di preghiera. Ma non si convertiranno mai, fino a quando si credono giusti. “Fare la Volontà del Padre” è il centro del Vangelo di Matteo . Significa riconoscersi figlio e vivere da fratello. Questo è possibile a chi si converte , ma si converte solo chi sente il disagio del proprio male. Vero cieco è chi crede di vedere , vero peccatore chi si crede giusto. E il suo peccato non ottiene perdono perchè neppur lo vuole. La parabola mette in evidenza questo grave peccato, perchè non si consumi nell'inavvertenza di una sorda resistenza allo Spirito. Venne Giovanni nella via della giustizia; come tutti i profeti, chiedeva la conversione (3,1-12) .L'hanno ritenuto un indemoniato: “Come osa mettere in questione i giusti?”. I pubblicani e le prostitute gli credettero; per questo il Figlio dell'uomo mangia e beve con loro : sono Suoi fratelli e fanno la Volontà del Padre. I capi hanno visto non solo Giovanni, ma anche l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e nel tempio. Lo vedranno tra pochi giorni in Croce , dove sarà legno secco e tempio distrutto ; Lui, Albero della Vita e Figlio di Dio! Il segno definitivo con cui si rivelerà, a conversione di noi tutti, sarà il prodotto ultimo della nostra violenza cieca. “Neppure vi pentiste per credergli!” La fede è la grande conversione : è il passaggio dalla propria presunta giustizia alla giustificazione di Dio. Essa ci fa vedere - la fede è illuminazione !- sia la realtà del nostro no a Dio che quella del Suo sì a noi. Quando vedremo il segno del Figlio dell'uomo, in cui si compie il sì di Dio all'uomo e dell'uomo a Dio, allora ci batteremo il petto (24,30). Ma la salvezza del giusto sarà solo alla fine, o anche prima? Sarà quando riconoscerà in sé il peccato che rimprovera agli altri. Allora, e non prima, gli sarà possibile convertirsi.
RispondiEliminaDal libro del profeta Ezechièle
Ez 18,25-28
Così dice il Signore: «Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 24 (25)
R. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno. R.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore. R.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fil 2,1-11
Fratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall'aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 21,28-32
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore
PAROLE DEL SANTO PADRE
Dov’è la mia fiducia? Nel potere, negli amici, nei soldi? Nel Signore! Questa è l’eredità che ci promette il Signore: ‘Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero, confiderà nel nome del Signore’. Umile perché si sente peccatore; fiducioso nel Signore perché sa che soltanto il Signore può garantire una cosa che gli faccia bene. E davvero che questi capi sacerdoti ai quali si rivolgeva Gesù non capivano queste cose e Gesù ha dovuto dire loro che una prostituta entrerà prima di loro nel Regno dei Cieli. (Santa Marta, 15 dicembre 2015)
FAUSTI -Chi non vuol cambiare , non può capire chi gli propone il contrario di quanto Lui fa.
RispondiEliminaGesù non si diverte a capovolgere le nostre idee ; le capovolge solo per raddrizzarle : “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8).
Chi non vuol convertirsi non è però abbandonato a se stesso .
Il Signore gli parla in parabole , perché, vedendo di non vedere, si converta e sia guarito.
Gesù si rivela con chiarezza a chi lo ama, anche se non Lo capisce, come Pietro ; a chi Lo capisce, ma non Lo ama , parla prima con il Suo silenzio, e poi con le parabole.
Si tratta di un modo di parlare che insieme tace e dice : esprime qualcosa di comprensibile , che allude a qualcos'altro che, quando uno vuole, può capire.
Questa parabola svela la situazione dell'ascoltatore che non vuol convertirsi : è come il fratello che dice sì, ma non fa.
Quando è cosciente di questo, può diventare come l'altro, che dice no, ma poi cambia parere.
I sacerdoti e i notabili del popolo sono come il fico, che ha tante foglie, ma nessun frutto , sono come il tempio, che è spelonca di ladri e non casa di preghiera.
Ma non si convertiranno mai, fino a quando si credono giusti.
“Fare la Volontà del Padre” è il centro del Vangelo di Matteo . Significa riconoscersi figlio e vivere da fratello. Questo è possibile a chi si converte , ma si converte solo chi sente il disagio del proprio male.
Vero cieco è chi crede di vedere , vero peccatore chi si crede giusto.
E il suo peccato non ottiene perdono perchè neppur lo vuole.
La parabola mette in evidenza questo grave peccato, perchè non si consumi nell'inavvertenza di una sorda resistenza allo Spirito.
Venne Giovanni nella via della giustizia; come tutti i profeti, chiedeva la conversione (3,1-12) .L'hanno ritenuto un indemoniato: “Come osa mettere in questione i giusti?”.
I pubblicani e le prostitute gli credettero; per questo il Figlio dell'uomo mangia e beve con loro : sono Suoi fratelli e fanno la Volontà del Padre.
I capi hanno visto non solo Giovanni, ma anche l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e nel tempio.
Lo vedranno tra pochi giorni in Croce , dove sarà legno secco e tempio distrutto ; Lui, Albero della Vita e Figlio di Dio! Il segno definitivo con cui si rivelerà, a conversione di noi tutti, sarà il prodotto ultimo della nostra violenza cieca.
“Neppure vi pentiste per credergli!” La fede è la grande conversione : è il passaggio dalla propria presunta giustizia alla giustificazione di Dio. Essa ci fa vedere - la fede è illuminazione !- sia la realtà del nostro no a Dio che quella del Suo sì a noi.
Quando vedremo il segno del Figlio dell'uomo, in cui si compie il sì di Dio all'uomo e dell'uomo a Dio, allora ci batteremo il petto (24,30).
Ma la salvezza del giusto sarà solo alla fine, o anche prima? Sarà quando riconoscerà in sé il peccato che rimprovera agli altri.
Allora, e non prima, gli sarà possibile convertirsi.