Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell'uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Malvagio, tu morirai, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
SALMO 95 R: ASCOLTATE OGGI LA VOCE DEL SIGNORE
Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla rocca della nostra salvezza! Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi! Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi. Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue. Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta. Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti. Poich'egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce. Oggi, se udite la sua voce, non indurite il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, quando i vostri padri mi tentarono, mi misero alla prova sebbene avessero visto le mie opere. Quarant'anni ebbi in disgusto quella generazione, e dissi: «È un popolo dal cuore traviato; essi non conoscono le mie vie». Perciò giurai nella mia ira: «Non entreranno nel mio riposo!»
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Rm 13,8-10
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell'amore vicendevole; perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Matteo Mt 18,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
PAROLE DEL SANTO PADRE L’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io “spello” un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro! Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questo. Nello stesso tempo questa discrezione di parlargli da solo ha lo scopo di non mortificare inutilmente il peccatore. Si parla fra i due, nessuno se ne accorge e tutto è finito. E’ molto brutto vedere uscire dalla bocca di un cristiano un insulto o una aggressione. E’ brutto. Capito? Niente insulto! Insultare non è cristiano. Capito? Insultare non è cristiano. (Angelus, 7/9 2014)
FAUSTI - “Avrai guadagnato tuo fratello”, dice Gesù a chi è riuscito a ricondurre un peccatore a riconoscere il proprio errore. Infatti ha ristabilito la fraternità : non è più solo e dove due fratelli sono insieme, il Padre si compiace e il Figlio è con loro. La verità va fatta nella carità (Ef 4,15) , ma la carità non è mai disgiunta dalla verità. Il primato è sempre dell'amore ; ma questo si manifesta sia nel cercare lo smarrito che nell'illuminarlo nello smarrimento; e alla fine perdonarlo, comunque. Quanto si dice sulla correzione fraterna sembra in contrasto con il non giudicare, con la ricerca della riconciliazione, con la parabola delle zizzania (13,24). In realtà la correzione fraterna è segno di grande amore : è possibile in una comunità dove ognuno è accolto nei suoi limiti, non è giudicato se sbaglia, è assolto se è colpevole, è ricercato se si smarrisce, è perdonato se pecca. Una persona, solo se accolta e nella misura in cui è accolta, è disposta ad accettare eventuali osservazioni senza avvertirle come aggressione. La correzione fraterna è indispensabile perché il nostro stare insieme sia per il meglio e non per il peggio. Essa è un modo concreto per cercare chi è smarrito, perché non si perda : è l'espressione più alta della misericordia. La correzione fraterna è l'esatto contrario dello scandalo . Se questo trascura il fratello e lo induce al male , la correzione ha cura di lui e lo allontana dal male. Se lo scandalo perde, la correzione guadagna il fratello. Il peccato infatti rompe la fraternità . Se perdoni la ristabilisci solo a metà : tu sei fratello ma l'altro non ancora, fino a quando non riconosce l'errore e accetta il perdono. La correzione, quando riesce, ristabilisce la fraternità da entrambe le parti. Bisogna tentare tutte le vie per ricondurre lo smarrito a casa. Prima a tu per tu, poi con la mediazione di altri, e, se necessario, della stessa comunità. Chi non vuol ricredersi, verrà ritenuto come pagano e peccatore. Non è giudizio o condanna, ma medicina, perché lo smarrito riconosca il suo male e possa ravvedersi. Trattare uno come pagano e pubblicano non significa escluderlo dal proprio amore : Gesù è amico di pubblicani e peccatori, è venuto a salvare ciò che è perduto e invierà i Suoi discepoli verso tutti i pagani. La comunità ha lo stesso potere di Pietro, che è il medesimo del suo Signore . Rendere presente sulla terra il giudizio del Padre che è nei cieli, il quale non vuol perdere nessuno dei Suoi piccoli. Per avere questo spirito è necessaria la preghiera fraterna , rivolta al Padre che ci garantisce la presenza del Figlio. Gesù, come è il Buon Pastore, è anche il Figlio . Guadagna i fratelli alla Misericordia del Padre accogliendo i peccatori e convincendo di peccato quelli che si ritengono giusti. La Chiesa ha ricevuto lo stesso potere di Gesù, e deve usarlo allo stesso modo. La preghiera comune , che le garantisce la presenza del Figlio, ottiene dal Padre la forza per vivere il dono di aiutarsi e stare insieme per il meglio. Una comunità cristiana è spiritualmente matura nella misura in cui è capace di esercitare la correzione fraterna. E' utile tener presente che essa è proposta al centro del discorso sulla comunità, dopo ben diciotto capitoli di istruzione. Noi siamo tentati di porla all'inizio del capitolo primo!
LETTURA DEL GIORNO
RispondiEliminaPrima Lettura
Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 33,1-7-9
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell'uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Malvagio, tu morirai, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
SALMO 95
R: ASCOLTATE OGGI LA VOCE DEL SIGNORE
Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE,
acclamiamo alla rocca della nostra salvezza!
Presentiamoci a lui con lodi,
celebriamolo con salmi!
Poiché il SIGNORE è un Dio grande,
un gran Re sopra tutti gli dèi.
Nelle sue mani sono le profondità della terra,
e le altezze dei monti sono sue.
Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto,
e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.
Venite, adoriamo e inchiniamoci,
inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.
Poich'egli è il nostro Dio,
e noi siamo il popolo di cui ha cura,
e il gregge che la sua mano conduce.
Oggi, se udite la sua voce,
non indurite il vostro cuore come a Meriba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
quando i vostri padri mi tentarono,
mi misero alla prova sebbene avessero visto le mie opere.
Quarant'anni ebbi in disgusto quella generazione,
e dissi: «È un popolo dal cuore traviato;
essi non conoscono le mie vie».
Perciò giurai nella mia ira:
«Non entreranno nel mio riposo!»
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,8-10
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell'amore vicendevole; perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
PAROLE DEL SANTO PADRE
L’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io “spello” un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro! Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questo. Nello stesso tempo questa discrezione di parlargli da solo ha lo scopo di non mortificare inutilmente il peccatore. Si parla fra i due, nessuno se ne accorge e tutto è finito. E’ molto brutto vedere uscire dalla bocca di un cristiano un insulto o una aggressione. E’ brutto. Capito? Niente insulto! Insultare non è cristiano. Capito? Insultare non è cristiano. (Angelus, 7/9 2014)
FAUSTI - “Avrai guadagnato tuo fratello”, dice Gesù a chi è riuscito a ricondurre un peccatore a riconoscere il proprio errore. Infatti ha ristabilito la fraternità : non è più solo e dove due fratelli sono insieme, il Padre si compiace e il Figlio è con loro.
RispondiEliminaLa verità va fatta nella carità (Ef 4,15) , ma la carità non è mai disgiunta dalla verità.
Il primato è sempre dell'amore ; ma questo si manifesta sia nel cercare lo smarrito che nell'illuminarlo nello smarrimento; e alla fine perdonarlo, comunque.
Quanto si dice sulla correzione fraterna sembra in contrasto con il non giudicare, con la ricerca della riconciliazione, con la parabola delle zizzania (13,24). In realtà la correzione fraterna è segno di grande amore : è possibile in una comunità dove ognuno è accolto nei suoi limiti, non è giudicato se sbaglia, è assolto se è colpevole, è ricercato se si smarrisce, è perdonato se pecca.
Una persona, solo se accolta e nella misura in cui è accolta, è disposta ad accettare eventuali osservazioni senza avvertirle come aggressione.
La correzione fraterna è indispensabile perché il nostro stare insieme sia per il meglio e non per il peggio. Essa è un modo concreto per cercare chi è smarrito, perché non si perda : è l'espressione più alta della misericordia.
La correzione fraterna è l'esatto contrario dello scandalo . Se questo trascura il fratello e lo induce al male , la correzione ha cura di lui e lo allontana dal male.
Se lo scandalo perde, la correzione guadagna il fratello.
Il peccato infatti rompe la fraternità . Se perdoni la ristabilisci solo a metà : tu sei fratello ma l'altro non ancora, fino a quando non riconosce l'errore e accetta il perdono.
La correzione, quando riesce, ristabilisce la fraternità da entrambe le parti.
Bisogna tentare tutte le vie per ricondurre lo smarrito a casa. Prima a tu per tu, poi con la mediazione di altri, e, se necessario, della stessa comunità.
Chi non vuol ricredersi, verrà ritenuto come pagano e peccatore.
Non è giudizio o condanna, ma medicina, perché lo smarrito riconosca il suo male e possa ravvedersi. Trattare uno come pagano e pubblicano non significa escluderlo dal proprio amore : Gesù è amico di pubblicani e peccatori, è venuto a salvare ciò che è perduto e invierà i Suoi discepoli verso tutti i pagani.
La comunità ha lo stesso potere di Pietro, che è il medesimo del suo Signore .
Rendere presente sulla terra il giudizio del Padre che è nei cieli, il quale non vuol perdere nessuno dei Suoi piccoli.
Per avere questo spirito è necessaria la preghiera fraterna , rivolta al Padre che ci garantisce la presenza del Figlio.
Gesù, come è il Buon Pastore, è anche il Figlio .
Guadagna i fratelli alla Misericordia del Padre accogliendo i peccatori e convincendo di peccato quelli che si ritengono giusti.
La Chiesa ha ricevuto lo stesso potere di Gesù, e deve usarlo allo stesso modo.
La preghiera comune , che le garantisce la presenza del Figlio, ottiene dal Padre la forza per vivere il dono di aiutarsi e stare insieme per il meglio.
Una comunità cristiana è spiritualmente matura nella misura in cui è capace di esercitare la correzione fraterna. E' utile tener presente che essa è proposta al centro del discorso sulla comunità, dopo ben diciotto capitoli di istruzione.
Noi siamo tentati di porla all'inizio del capitolo primo!