venerdì 21 febbraio 2020

A - 7 DOMENICA T. O.


3 commenti:

  1. LETTURA DEL GIORNO
    Prima Lettura

    Dal libro del Levìtico
    Lv 19,1-2.17-18

    Il Signore parlò a Mosè e disse:
    «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
    Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
    Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».



    Seconda Lettura

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    1 Cor 3,16-23

    Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
    Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
    Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

    VANGELO DEL GIORNO
    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 5,38-48

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
    Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    Questo è lo stile cristiano, questo è il modo di vivere cristiano. Ma se io non faccio queste quattro cose? Amare i nemici, fare del bene a quelli che mi odiano, benedire coloro che mi maledicono e pregare per coloro che mi trattano male, non sono cristiano? Sì, sei cristiano perché hai ricevuto il Battesimo, ma non vivi come un cristiano. Soltanto i misericordiosi assomigliano a Dio Padre. “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Questa è la strada, la strada che va contro lo spirito del mondo, che pensa il contrario, che non accusa gli altri. Perché fra noi c’è il grande accusatore, quello che sempre va ad accusarci davanti a Dio, per distruggerci. Satana: lui è il grande accusatore. E quando io entro in questa logica di accusare, maledire, cercare di fare del male all’altro, entro nella logica del grande accusatore che è distruttore. (Omelia Santa Marta - 13 settembre 2018)

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  2. S. FAUSTI – Gesù propone e dona la nuova economia dell'amore, che vince quella dell'egoismo. Seguono cinque esempi, che sono anche cinque regole con cui si mostra come vincere il male con il bene. (Rom 12,21).
    La prima regola per vincere il male è opporsi al male e non al malvagio. Il male fa male anzitutto a chi lo fa, e non va restituito. Il malvagio, prima vittima del male, è un mio fratello, che va amato con più cuore. Gesù ama i peccatori perché odia il peccato ; io odio i peccatori perché amo il peccato. I peccatori sono per Lui oggetto di compassione, per me di detestazione. La mia antipatia per il peccatore svela la mia simpatia per il peccato, la mia dissociazione dal malvagio la mia partecipazione al male.
    Solo un cuore puro ama con tenerezza il peccatore. Ha quella com-passione che vince il male stesso. . Invece di restituirlo raddoppiandolo, ha la forza di farsene carico, di patire-con l'altro, come l'Agnello di Dio che porta e toglie il peccato del mondo (Gv 1,29).
    Se la prima regola per vincere il male è non restituirlo, la seconda è la disponibilità a portarne il doppio pur di non raddoppiarlo. La “tolleranza “cristiana non è indifferenza verso il male , ma forza di tollerare (portare ) su di sé il male dell'altro : è “portanza” capacità di “portare i pesi gli uni degli altri”, adempimento della Legge di Cristo (Gal 6,2). E' raro l'amore gratuito, con cui uno accoglie l'altro così com'è . Tutti ne abbiamo bisogno – chi non è amato e accolto da nessuno, non esiste!- per amare noi stessi e amare a nostra volta, come siamo amati.
    Quando si legge la Bibbia , bisogna tener presente che Dio parla un linguaggio umano.
    C'è un'evoluzione nella rivelazione , dal Dio forte e tremendo, comune a tutti i popoli, si giunge progressivamente al Dio clemente e misericordioso, longanime e di grande amore che si lascia impietosire ( Gen 4,2). nell'epoca messianica le spade saranno traaformate in dialogo e le lance in falci (Is 2,4). Allora anche il lupo dimorerà con l 'agnello , e la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare .( Is 11, 6, 9) .
    Con Gesù è giunto questo tempo.
    L'amore per il nemico è l'essenza del cristianesimo. Amare il nemico vuol dire aver conosciuto Dio nello Spirito. Dio infatti non ha nemici, ma solo figli, che per me son fratelli da amare
    .Come tutti gli imperativi di Gesù , non si tratta di oneri impossibili, ma di doni liberanti. Chi non ama il nemico, non ha ancora lo Spirito del Signore , che proprio qui rivela l'infinità e gratuità del Suo amore. (Rom 5, 6-11). Ora, amando i nemici e pregando per i persecutori, divento ciò che sono : Figlio del Padre. Se non amo il nemico, sono nemico di Dio, non mi considero suo figlio, e non posso dire “Padre Nostro”.
    Dio non taglia la luce e l'acqua a chi non paga la bolletta. Il Suo sole e l a Sua pioggia , il Suo amore e la Sua misericordia, sono per tutti, perché tutti riconosce come figli, in attesa che qualcuno lo riconosca come Padre, accettando gli altri come fratelli.
    Amare con interesse è affare di tutti, anche dei peccatori.
    L'amore del nemico, invece , è rivelazione evidente dell'amore incondizionato di Dio.
    “Dunque siate voi perfetti” Il discorso sul monte è una catena di montagne . Questo versetto è il punto d'arrivo più alto, la vetta panoramica, da cui si vede tutto.
    “Siate santi perché io sono Santo” (LV 11, 44-45-17,1 – 19,21) è principio della legge.
    L'uomo è a immagine di Dio : è se stesso solo se è come lui, “il Santo”.
    La santità è un attributo esclusivo di Dio : solo Lui è Dio, Santo, Altro da ogni altro.

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  3. --La Sua “Alterità” ci è nota attraverso Gesù . È quella del Padre che ama giusti e peccatori.
    Sulla croce, dove tutto sarà compiuto (Gv 19,30) e Lui sarà riconosciuto come il Figlio (27, 54) vediamo la santità del Padre, della quale Lui è realizzazione perfetta.
    Questa Santità non separa dal mondo e dal peccatore, ma si fa com-passione che si compromette in ogni situazione , Misericordia che entra in ogni miseria. Luca traduce questo versetto di Matteo così : “ Diventate misericordiosi come il Padre vostro è Misericordioso “(Lc 6,36), dove “misericordioso” rende una parola ebraica che significa “uterino, materno”.
    La caratteristica di Dio Padre è il Suo essere Madre!
    La Misericordia è più purificante di ogni “santità” che divide giusti e ingiusti . È la santità bruciante della Croce, la Santità Altra, dell'altro, che incontriamo in ogni altro, nemico compreso!.

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