Immagini, omelie e preghiere9 marzo 2017 14:59 S. FAUSTI - “Ascoltate Lui!”, dice la voce dal cielo. Infatti “questi è il Figlio mio, l'amato, in cui mi compiacqui!”. Il Padre parla solo due volte dicendo e ribadendo la stessa cosa . Proclama Gesù come Figlio una prima volta dopo il Battesimo (3,17) e una seconda qui, dopo la predizione della sua morte e risurrezione (16,21) . La trasfigurazione è la conferma della via intrapresa nel battesimo, anticipo della gloria di Pasqua. Alla sua luce il “Servo” inizia il cammino verso Gerusalemme. Proprio in quanto Servo dei fratelli, il Figlio dell'uomo è il Figlio amato, la Parola stessa da ascoltare, l'irradiazione della Gloria del Padre, il Messia che ci salva. Il Padre conferma così quanto Gesù ha appena detto : riconosce Colui che accetta di essere riconosciuto da Pietro come il Cristo e il Figlio di Dio, (16,16) , Colui che afferma di essere il Servo sofferente, che Pietro non accetta (16,21-23), Colui che chiama al Suo stesso cammino (16,24) , e si dichiara il Giudice del mondo (16,27). Davanti a tre uomini, il Figlio dell'uomo è proclamato dal Padre come Suo Figlio. Il Padre ha una sola Parola , che lo rivela pienamente : il Figlio. A noi dice di ascoltarlo, perchè, ascoltando Lui, diventiamo come Lui, figli. La trasfigurazione è l'esperienza fondamentale della vita di Gesù : la scelta fatta nel Battesimo, che ora si concreta nella prospettiva della croce, è confermata come via alla libertà e alla Gloria di Dio. E' un'illuminazione interiore tanto forte che “trasforma” il Suo stesso Corpo in sole e luce. La luce è il simbolo più appropriato di Dio : principio di creazione e di conoscenza., fa essere ogni cosa quello che è e la fa vedere per quello che è. Ma è anche sorgente di gioia, segno dell'amore che rende luminosi. Il Figlio brilla della luce stessa di Dio , primizia della creazione nuova : come tutto è fatto attraverso Lui, in Lui e per Lui, così tutto partecipa della Sua medesima sorte nella luce. Noi pure siamo chiamati a vedere il Signore faccia a faccia (1Cor13,12) e riflettere a viso scoperto la Sua gloria, fino a essere trasformati in Lui (2Cor 3,18), configurati all'icona del Figlio, il primogenito tra molti fratelli. Siamo chiamati a rivestirci di luce ed a essere luce : ” Sorgi, sii luce, perchè viene la tua luce e la gloria del Signore brilla su di te” (Is 60,1).
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Immagini, omelie e preghiere9 marzo 2017 15:00 -->L'amore si realizza nello scambio di ciò che si ha e si è , così che l'amato diventa la forma di chi lo ama. L'incarnazione che porta alla croce (battesimo) rende Dio uguale a noi; la trasfigurazione, caparra della risurrezione, rende noi uguali a Lui. Non solo il nostro spirito, ma anche il nostro corpo è per il Signore, destinato alla risurrezione. E' importante anche per i discepoli averlo visto : quando sarà risorto, potranno capire che il Risorto è lo stesso Gesù che fu crocifisso. Pietro ha capito che è bello!
Sul Volto del Figlio appare la bellezza originaria nella quale Dio ha creato il mondo. Qui è bello essere . Altrove è brutto e non possiamo stare , perchè non siamo ciò che siamo. La Trasfigurazione del Figlio rappresenta anche l'anticipo di ciò che saremo. Il seme della nostra gloria divina è gettato quando decidiamo veramente di “ascoltare” Lui e di fare la Sua Parola : questa è la “forma “ che trasforma la nostra vita a immagine della Sua, fino alla sua misura piena. La legge, data tramite Mosè, è la prima tenda di Dio tra gli uomini. La profezia, iniziata con Elia, è la seconda tenda di Dio tra gli uomini. La carne di Gesù è la tenda definitiva di Dio in mezzo a noi (Gv 1,14). In Lui vediamo la Sua Gloria, come di Unigenito dal Padre. Infatti : “chi ha visto me, ha visto il Padre”(Gv 14,9). Gesù nella Sua umanità , mostra la divinità : i discepoli vedono il Suo Corpo che riluce della Glori a del Figlio nel quale il Padre si compiace, raggio anticipato della Risurrezione. La Chiesa è rappresentata dai tre apostoli che , a viso scoperto, riflettono come in uno specchio la gloria del Signore, e vengono trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore (2 Cor.3.18).
SECONDA LETTURA (2Tm 1,8b-10) Dio ci chiama e ci illumina. Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo. Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Mc 9,7) Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: "Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!". Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO (Mt 17,1-9) Il suo volto brillò come il sole. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo". All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi e non temete". Alzando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti". Parola del Signore.
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S. FAUSTI - “Ascoltate Lui!”, dice la voce dal cielo. Infatti “questi è il Figlio mio, l'amato, in cui mi compiacqui!”. Il Padre parla solo due volte dicendo e ribadendo la stessa cosa . Proclama Gesù come Figlio una prima volta dopo il Battesimo (3,17) e una seconda qui, dopo la predizione della sua morte e risurrezione (16,21) . La trasfigurazione è la conferma della via intrapresa nel battesimo, anticipo della gloria di Pasqua. Alla sua luce il “Servo” inizia il cammino verso Gerusalemme.
Proprio in quanto Servo dei fratelli, il Figlio dell'uomo è il Figlio amato, la Parola stessa da ascoltare, l'irradiazione della Gloria del Padre, il Messia che ci salva.
Il Padre conferma così quanto Gesù ha appena detto : riconosce Colui che accetta di essere riconosciuto da Pietro come il Cristo e il Figlio di Dio, (16,16) , Colui che afferma di essere il Servo sofferente, che Pietro non accetta (16,21-23), Colui che chiama al Suo stesso cammino (16,24) , e si dichiara il Giudice del mondo (16,27).
Davanti a tre uomini, il Figlio dell'uomo è proclamato dal Padre come Suo Figlio.
Il Padre ha una sola Parola , che lo rivela pienamente : il Figlio.
A noi dice di ascoltarlo, perchè, ascoltando Lui, diventiamo come Lui, figli.
La trasfigurazione è l'esperienza fondamentale della vita di Gesù : la scelta fatta nel Battesimo, che ora si concreta nella prospettiva della croce, è confermata come via alla libertà e alla Gloria di Dio.
E' un'illuminazione interiore tanto forte che “trasforma” il Suo stesso Corpo in sole e luce.
La luce è il simbolo più appropriato di Dio : principio di creazione e di conoscenza., fa essere ogni cosa quello che è e la fa vedere per quello che è. Ma è anche sorgente di gioia, segno dell'amore che rende luminosi. Il Figlio brilla della luce stessa di Dio , primizia della creazione nuova : come tutto è fatto attraverso Lui, in Lui e per Lui, così tutto partecipa della Sua medesima sorte nella luce.
Noi pure siamo chiamati a vedere il Signore faccia a faccia (1Cor13,12) e riflettere a viso scoperto la Sua gloria, fino a essere trasformati in Lui (2Cor 3,18), configurati all'icona del Figlio, il primogenito tra molti fratelli. Siamo chiamati a rivestirci di luce ed a essere luce :
” Sorgi, sii luce, perchè viene la tua luce e la gloria del Signore brilla su di te” (Is 60,1).
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Immagini, omelie e preghiere9 marzo 2017 15:00
-->L'amore si realizza nello scambio di ciò che si ha e si è , così che l'amato diventa la forma di chi lo ama. L'incarnazione che porta alla croce (battesimo) rende Dio uguale a noi; la trasfigurazione, caparra della risurrezione, rende noi uguali a Lui. Non solo il nostro spirito, ma anche il nostro corpo è per il Signore, destinato alla risurrezione.
E' importante anche per i discepoli averlo visto : quando sarà risorto, potranno capire che il Risorto è lo stesso Gesù che fu crocifisso. Pietro ha capito che è bello!
Sul Volto del Figlio appare la bellezza originaria nella quale Dio ha creato il mondo.
RispondiEliminaQui è bello essere . Altrove è brutto e non possiamo stare , perchè non siamo ciò che siamo.
La Trasfigurazione del Figlio rappresenta anche l'anticipo di ciò che saremo.
Il seme della nostra gloria divina è gettato quando decidiamo veramente di “ascoltare” Lui e di fare la Sua Parola : questa è la “forma “ che trasforma la nostra vita a immagine della Sua, fino alla sua misura piena.
La legge, data tramite Mosè, è la prima tenda di Dio tra gli uomini. La profezia, iniziata con Elia, è la seconda tenda di Dio tra gli uomini.
La carne di Gesù è la tenda definitiva di Dio in mezzo a noi (Gv 1,14). In Lui vediamo la Sua Gloria, come di Unigenito dal Padre. Infatti : “chi ha visto me, ha visto il Padre”(Gv 14,9).
Gesù nella Sua umanità , mostra la divinità : i discepoli vedono il Suo Corpo che riluce della Glori a del Figlio nel quale il Padre si compiace, raggio anticipato della Risurrezione.
La Chiesa è rappresentata dai tre apostoli che , a viso scoperto, riflettono come in uno specchio la gloria del Signore, e vengono trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore (2 Cor.3.18).
SECONDA LETTURA (2Tm 1,8b-10)
RispondiEliminaDio ci chiama e ci illumina.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (cf. Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
"Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!".
Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO (Mt 17,1-9)
Il suo volto brillò come il sole.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli stava ancora parlando quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo".
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi e non temete". Alzando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".
Parola del Signore.