mercoledì 15 ottobre 2014

A - 29 DOM.T.O.


3 commenti:

  1. Cercano di incastrare Gesù su un discorso molto delicato, quello del fisco. Si incomincia con un complimento, ipocrita nella testa di chi lo fa, ma vero nella sostanza.”Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità”. Quale guru esiste oggi che ci insegna la via della verità. Ma Gesù c'è.
    “E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?” Ecco la domanda . “Dobbiamo pagare le tasse?”...
    ai tempi di Gesù i romani avevano imposto una tassa annuale pro capite di un denaro, che era l'importo di una giornata a tutti, uomini, donne, schiavi, dai dodici, quattordici anni fino ai sessantacinque. I pensionati non pagavano. Ma la verità era che a quei tempi, come voi ben sapete, la vita non era molto lunga.
    Allora, si doveva pagare o non pagare? Gesù è di fronte a questa domanda. Se diceva di sì, diventava un filogovernativo, e certamente, se Gesù avesse affermato questo, non poteva essere il Messia atteso. Se diceva di no, veniva accusato di sovversione politica.
    Gesù risponde con quella celebre risposta, non tanto per uscire dall'impasse, ma per insegnare la via della verità : “ Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
    Amici, questa è la risposta che sembra accontentare tutti, ma che in realtà stabilisce una priorità ferrea, una asimmetria assoluta tra Dio e Cesare, da dove è difficile svicolare.
    Con questa risposta Gesù dice quattro cose che dovrebbero essere chiare per tutti noi.
    La prima . A Dio dobbiamo consegnare la vita, infatti a lui tutto appartiene. Priorità assoluta, senza attenuanti.
    Dare a DIO ciò che è di DIO significa dare a DIO tutto.
    Secondo – Con questa risposta Gesù ci fa capire una cosa molto importante: Cesare non è Dio, la politica, lo stato , la finanza non sono Dio.
    Questa verità, nei secoli, fino ad OGGI, i cristiani l'hanno sempre pagata col sangue...Tu stato non sei Dio. Tu finanza non sei Dio. Vallo a dire al tempo dei nazisti, o vallo a dire a Stalin quando imperversava.o vallo a dire adesso in Egitto......
    Terza cosa, con questa lapidaria risposta, Gesù dice : non è possibile usare Dio per accontentare Casare. Le complicità tra fede e politica le abbiamo sempre pagate molto care. Non certo la loro giusta e leale collaborazione , questa se mai è sempre più auspicabile. Ma quando si è usato Dio per entrare in complicità con Cesare, le cose si son fatte sempre molto serie.
    Quarta cosa che Gesù ci insegna . Lo stato ha le sue richieste legittime alle quali dobbiamo obbedire. Gesù conosceva benissimo l'entità della corruzione presente nell'impero romano, già allora poteva dire , come qualcuno dice oggi: Roma ladrona. Ma non l'ha detto.
    “Libera Chiesa in libero stato “ diceva Cavour, purchè lo stato non scavalchi le sue prerogative legittime, ma limitate. E sono limitate nella mia coscienza in cui Dio vive. E perchè la Chiesa , come si diceva prima, resti libera da legami compromettenti con lo stato, Cesare e Dio uniti, collaborativi nel bene, ma distinti.
    Amici miei , ora qui diciamo una cosa preoccupante che è sotto gli occhi di tutti: nella misura in cui Dio diventa assente nei cuori, anche Cesare diventa evanescente. La politica si fa problematica, diventa qualcosa da cui difenderci , invece di costruire insieme la polis, la città, attraverso tutte le nostre buone volontà. Oggi non sappiamo più bene che cosa sia la politica.

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  2. Come tocca la nostra vita questa risposta di Gesù? Dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. La prima cosa che ci viene richiesta sapete qual'è? E' una profonda indignazione per un Dio trascurato e non amato, con tutte le conseguenze che ne conseguono. Dare a Dio quello che è di Dio, personalmente credo che dobbiamo correre ai ripari , amici miei, più preghiera, più adorazione, più attaccamento convinto a Dio. Ricordando... che se Dio sparisce, sparisce anche il prossimo resta la giungla. Sparisce Dio? Sparisce il mio impegno all'interno della politica, piccolo o grande che sia. Sparisce Dio? Divento corrotto. Sparisce Dio? Pagherà qualcuno che non sono io.
    Questo è scientifico, amici miei. Ma perchè stentiamo così a capirlo? E' diabolica questa incomprensione. Allora, come tocca la mia vita questa risposta di Gesù . Una profonda indignazione, lo ripeto , per un Dio dimenticato, perchè le conseguenze sono tragiche....!
    Ancora , dare a Dio quel che è di Dio, e a Cesare quel che è di Cesare, mi invita , questa parola a rispettare delle regole. Non soltanto a pagare le tasse, ma diventare costruttivi di fronte a una città , ad un paese, ad un'Europa , che non han bisogno di pietre lanciate nel buio, ma di positività , sia pure all'interno di una critica costruttiva. E i modi possono essere diversi per rispettare queste regole . Ripeto , non soltanto nel pagare il dovuto, ciò che allo stato spetta, ma proprio anche nel nostro parlare quotidiano quando si sfiora il mondo e il tema della politica. Basta con i lamenti , nel nostro piccolo, faremo quello che potremo, ma anche nel dialogo a tu per tu faremo quello che potremo. Sempre ricordando , e mai dimenticando che prima di essere evasori fiscali, c'è un'evasione ben più grave, tragica . L'evasione dalla presenza di Dio e dal Vangelo.
    Se non diamo a Dio quello che è di Dio, qualcuno pagherà, dalle tasse in su e in giù.
    Questo a livello personale , non possiamo proprio permettercelo, perchè nella misura in cui Dio diventa importante nella mia vita, allora tu mi diventi importante. Io non posso fare a meno di te e devo cercare il tuo bene , anche con altri. E questo si chiama politica.
    Questo si chiama costruire polis, città vivibile, città che respira. Intanto preghiamo perchè ciò avvenga, perchè nei guai ci siamo fino al collo.
    Non basta essere indignati perchè manca il lavoro, dobbiamo indignarci perchè manca Dio!.
    Om. 2011 D. D. reg. M)

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  3. E anch'egli ha lasciato il seno del Padre,
    e si è commosso di noi,
    e ci ha amati
    perdutamente. D. M. Turoldo

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