giovedì 17 luglio 2014

A - 16 DOM.T.O.


2 commenti:

  1. Nella prima lettura ,cap.12 del libro della Sapienza,abbiamo una bella definizione di Dio.”Tu , Signore, che sei padrone della forza,giudichi con mitezza. In tal modo hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini”.Nella seconda lettura Paolo ci insegnava una grande verità.
    A noi sembra sempre di sapere tutto di tutto e su tutto. Qualche volta conosciamo molto bene i nostri deliri di onniscienza ,almeno io faccio il mio esame di coscienza. Ebbene, proprio a noi S.Paolo ricorda.”Non sappiamo nemmeno cosa domandare a Dio quando ci mettiamo a pregare”.
    -Ah, io lo so quando prego cosa devo chiedere a Dio.- Non lo sai. “Siamo dei deboli, dice Paolo, e siamo forti nella misura in cui è lo Spirito che ci viene in aiuto.”E allora questi due aspetti , la mitezza di Dio che ci insegna ad amare tutti gli uomini, e la nostra debolezza , ci aiutano ad entrare almeno per un momento nel Vangelo che abbiamo udito, ad entrare nella sconfinata pazienza di Dio che a noi tante volte sembra eccessiva, qualche volta decisamente fuori posto e soltanto il segno di una debolezza che rasenta l'impotenza. A noi fa problema Dio debole, impotente. Ma come, Dio semina nel suo campo del buon grano; poi tutti si addormentano, compreso Lui , ovviamente.
    Viene il nemico , fa tutto quello che vuole , e lo lasciamo fare?Sono queste le domande che sovente ci assillano .Quante volte ci troviamo stanchi , delusi , di fronte a tante situazioni negative che non sembrano avere alcuna soluzione e che vanno avanti come se niente fosse. I prepotenti vincono, i deboli soccombono, i furbi riescono , i poveri perdono, gli arrampicatori arrivano sempre dove vogliono, e chi è onesto resta sempre in piedi.
    Noi non facciamo fatica, almeno così ci sembra, a distinguere nella nostra vita di tutti i giorni il buon grano dalla zizzania. E questa confusione ci sembra francamente insopportabile. Non dovrebbe essere anche insopportabile per Dio? Il Vangelo è bello perchè i servi si offrono immediatamente di far loro pulizia. Come dire: padrone , se tu non vuoi sporcarti le mani, le mani ce le sporcheremo noi. Vuoi che andiamo a raccoglierla questa zizzania? A sradicarla? Questa sembra essere la nostra vocazione. Sradicare la zizzania nel cuore degli altri. Fare chiarezza è la nostra vocazione. Strana vocazione. La risposta del padrone fa riflettere. Il padrone dice : no. E perchè dice no? “ Perchè non succeda che con la zizzania sradichiate anche il buon grano”. Il che vuol dire una verità semplice che Gesù fa intravedere in modo molto chiaro : è in noi che il buon grano e la zizzania convivono ancora. A volte si confondono, i contorni non sono ben delineati. E come si può con tanta sicumera,sicurezza, pretendere di andare nel campo per pulirlo quando in te il campo è estremamente confuso. Sembra sentire un'altra parola di Gesù:” Come fai a togliere , a voler continuare a togliere la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, quando non ti accorgi che nel tuo c'è una trave” E allora ? I servi : Noi andiamo a sradicare la zizzania. No, dice il padrone, non siete in grado . Dura questa parola . I servi hanno obbedito? La parabola non lo dice , ma il Vangelo sì.
    I servi non hanno obbedito , a un certo punto , nel bel campo di grano, nel bel campo della fede, hanno intravisto che la zizzania minacciava il raccolto. Almeno , loro pensavano che fosse zizzania ,
    invece era Gesù....Andava sradicato subito , e così hanno fatto. Hanno fatto chiarezza, invece han preso lucciole per lanterne. In altre parole , il Signore che amo e che cerco di servire con fatica, con debolezza , non è mai il Dio che fa giustizia secondo le mie pretese e le mie rivendicazioni che qualche volta sento come le uniche giuste. La presenza della zizzania ci deve rendere umili , cauti...continua

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  2. Paolo è molto sincero Nel capitolo 7° che precede la 2^ lettura, dice : “ Non riesco a capire ciò che faccio. Infatti io faccio non quello che voglio, ma il male che non voglio. Sono un povero infelice. :Benedetto il Padre che ci ha dato Gesù.” Sincero Paolo. Tu pretendi di andare a sradicare la zizzania ? Io so cos'è , va tolta.- E qualche volta togli Gesù. Proprio per questo Dio è paziente. La pazienza di Dio è la misura della sua carità. Solo Lui conosce il mio cuore. Solo lui conosce i vostri cuori. E quindi solo Lui conosce il buon grano e la zizzania.
    Il buon grano è l'Amore misericordioso del Padre. E Gesù , il Figlio, lo semina nei nostri cuori tutti i giorni. A noi il compito di viverlo e di trasmetterlo questo buon grano che siamo anche noi, senza lasciarci scoraggiare dal male che è ancora in noi e che vediamo anche negli altri.
    Certo , Gesù ci inviterà a combattere il peccato , a combattere le mie ingiustizie, a combattere tutto ciò che non è vangelo, ma attenti ai giudizi , attenti a non crederci soltanto noi il buon grano. Attenti a non entrare nelle facili e comode distinzioni : io credo , gli altri no. Attenti!
    Gesù ci dice una verità molto bella stasera . Dobbiamo essere molto forti nella nostra fiducia in Dio. Conseguentemente molto umili , miti , nel guardare la storia, nel giudicare gli uomini , molto attenti nel non tagliarli fuori dalla nostra fiducia.
    Forti nella fede della sua misericordia, umili e piccoli nel nostro agire concreto nella storia dove le cose sono ancora confuse. Sono confuse in noi. Dice Gesù : -Il tutto sarà chiarito quando ci sarà
    il raccolto -. E per ognuno dI noi il raccolto ci sarà. Tu , Signore, sei padrone della forza e tuttavia giudichi con mitezza, perchè vuoi ancora una volta insegnarci che dobbiamo proprio amare tutti , senza perdere speranza e senza perdere sicurezza che nessun nostro gesto buono , anche se piccolo, andrà perduto.
    Om. D. Dario reg. Marco

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