giovedì 12 giugno 2014

A - SANTISSIMA TRINITA'


2 commenti:

  1. Festeggiamo il Padre , l'eterno amante , il Figlio , l'eterno amato e lo Spirito , l'eterno amore.Festeggiamo Dio Trinità.Festeggiare qualcuno è sempre raccontare la sua storia ,. e poi dirgli che la sua storia è stata ed è importante per noi.S. Paolo ci dice in poche parole la storia di Dio , del suo Amore per noi."La grazia del Signore nostro Gesù Cristo ..." la grazia significa dono e il dono è Gesù per noi."L'Amore di Dio Padre ..."L'Amore del Padre che Gesù ci rivela e trasmette, " La Comunione dello Spirito Santo "Lo Spirito ci fa nell' Eucaristia Uno con il Padre , il Figlio e tra di noi.
    Intendendo con questo non un generico saluto , ma che la storia di Dio Trinità, nella quale noi siamo e ci muoviamo , diventi la nostra forza , la nostra pace , la nostra felicità.
    A Mosè che sale sul monte, Dio si presenta come " Misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà " S. Paolo chiama Dio Padre come il Padre delle compassioni e di ogni conforto..Forte questa parola , bella la definizione , e c'è una rivelazione molto bella .Il termine ebraico che indica misericordia , designa l'utero materno , lo spazio che la donna fa' in sè per accogliere il figlio , fino a portarlo in sè , ad acconsentire a soffrire con lui.
    Dio si rivela nella sua paternità e maternità , noi abitiamo in lui come un figlio abita nel grembo di sua madre.Sono immagini poetiche ,perchè Dio è sempre al di là di queste espressioni.Noi dobbiamo entrare dentro a queste relazioni forti che la Scrittura veicola , che la Bibbia ci presenta.
    Il Dio della Misericordia , il Dio che ci tiene nel suo grembo , che compatisce e con-soffre con noi.Gesù rivela fino in fondo questo mistero d'Amore , ci rivela il mistero di un Padre che dall'eternità ha in sè un Figlio, ma che ormai questo Figlio non è più unico perchè ci siamo anche noi.
    E' Maria la prima creatura a cui la Trinità si rivela .Senza lasciare il cuore del Padre , il Figlio Gesù prende dimora nel grembo di Maria , e lo Spirito Santo dona una comunione di vita che nemmeno immaginavamo e pensavamo : Padre , Figlio , Spirito e Maria uniti per sempre, e adesso noi diciamo :Padre , Figlio , Spirito , Maria e noi uniti per sempre.Noi collocati in questa storia trinitaria e siamo come sempre chiamati non soltanto a viverla , ma a trasmetterla.Ricordando che la Trinità ha lasciato delle chiare impronte dentro di noi.L'impronta del Padre è in noi .Non sentiamo forse il desiderio di amare , di essere creativi nell'amore?Non si può vivere
    senza qualcuno da amare , l'impronta del Padre nessuno la cancella.
    Poi l'impronta del Figlio : noi abbiamo bisogno di essere amati.E anche lo Spirito Santo ha lasciato la sua impronta in noi : non soltanto desideriamo amare ed essere amati , ma di diventare fecondi nell'amore , paterni e materni nei confronti delle persone che incontriamo.Ed è il grande mistero, il grande desiderio di fecondità che è in tutti noi.
    Gesù ci rivela che questa Trinità è il suo mistero di vita e noi siamo chiamati a starci sempre più dentro , perchè la storia d' Amore tra Padre , Figlio , Spirito , diventi sempre più la nostra storia

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  2. Il commento è una sintesi , a grandi linee, dell'omelia di D. Dario nella Festa della SS. Trinità del 30-5-99( reg. da Marco )

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