Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Rm 11,13-15.29-32
Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15,21-28
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore ¿ disse la donna ¿, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
PAROLE DEL SANTO PADRE Per questo Gesù esorta a pregare “senza stancarsi”. Tutti proviamo momenti di stanchezza e di scoraggiamento, soprattutto quando la nostra preghiera sembra inefficace. Ma Gesù ci assicura: (…) Dio esaudisce prontamente i suoi figli, anche se ciò non significa che lo faccia nei tempi e nei modi che noi vorremmo. La preghiera non è una bacchetta magica! Essa aiuta a conservare la fede in Dio ad affidarci a Lui anche quando non ne comprendiamo la volontà. (Udienza generale, 25 maggio 2016)
FAUSTI - Gesù esce dal luogo dove i farisei e gli scribi onorano il Signore con le loro labbra, ma con il loro cuore che è lontano da Lui. Si ritira nella zona pagana, verso Tiro e Sidone. È un'allusione al passaggio della salvezza ai pagani (At 13,46). La mancanza di fede ha allontanato Gesù dalle sue regioni; la fede a sua volta permette alla donna pagana delle sue regioni di incontrarlo. "Piangeva, dicendo: Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! La preghiera ha la forza del grido ma anche la saggezza di una parola precisa. È la preghiera fondamentale. Abbi pietà significa: "Concedimi la grazia, aiutami". La donna cananea non rivendica e non fa valere diritti: chiede il dono a Colui che è tutto e solo dono, riconoscendo in Lui il Signore e il Messia. Questa donna pagana fa la sua professione di fede in Gesù: Lo riconosce come Figlio di Davide secondo la carne e come Signore, Figlio di Dio, secondo lo Spirito, e chiede la sua salvezza. La figlia della donna cananea rappresenta tutti i figli di Adamo. Preda della diffidenza, sono invasi dalla menzogna, posseduti dal male. Gesù, nella sua missione storica, risponde solo a Israele, che lo aspetta. Questo trasmetterà poi il dono agli altri. Può essere sorprendente che Dio abbia parlato ad alcuni dei suoi figli e non ad altri. Naturalmente Dio parla al cuore di tutti. Ma, per parlare umanamente, Egli ha assunto le condizioni del parlare umano in cui essi parlano a qualcuno per il quale sono qualcuno. È lo "scandalo" dell'incarnazione, centro della fede. Questa donna ricorda i dieci pagani delle nazioni di ogni lingua che prenderanno per la manica un israelita (Zac 8,20...). La donna chiede aiuto nonostante il silenzio del Signore e la resistenza dei suoi discepoli. La risposta di Gesù è la più difficile che un pagano possa aspettarsi. Gli ebrei chiamano i pagani "cani". Il pane dei bambini sarà dato proprio a loro. Non per merito - è grazia e dono! - ma per una grande fede. "Anche i cagnolini" il cane vive delle briciole che cadono dalla tavola del padrone l'uomo del pane che gli arriva dalla mano del Signore. La fede di questa donna è grande, a differenza di quella dei discepoli, che è piccola; è grande come quella del soldato pagano, che suscita la meraviglia di Gesù. Per questa fede molti verranno da oriente e da occidente, e si siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe, (8,11) alimentando la beatitudine di coloro che mangiano il pane del Regno. Il Signore è venuto sulla terra per compiere la volontà di questa donna: è lo stesso del Padre del cielo (6,10), che vuole dare il suo pane ai suoi figli. L'ora della fede è la stessa della salvezza, come per il figlio del centurione (8,13).
LETTURA DEL GIORNO
RispondiEliminaPrima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Is 56,1.6-7
Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 11,13-15.29-32
Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 15,21-28
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore ¿ disse la donna ¿, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Per questo Gesù esorta a pregare “senza stancarsi”. Tutti proviamo momenti di stanchezza e di scoraggiamento, soprattutto quando la nostra preghiera sembra inefficace. Ma Gesù ci assicura: (…) Dio esaudisce prontamente i suoi figli, anche se ciò non significa che lo faccia nei tempi e nei modi che noi vorremmo. La preghiera non è una bacchetta magica! Essa aiuta a conservare la fede in Dio ad affidarci a Lui anche quando non ne comprendiamo la volontà. (Udienza generale, 25 maggio 2016)
FAUSTI - Gesù esce dal luogo dove i farisei e gli scribi onorano il Signore con le loro labbra, ma con il loro cuore che è lontano da Lui. Si ritira nella zona pagana, verso Tiro e Sidone.
RispondiEliminaÈ un'allusione al passaggio della salvezza ai pagani (At 13,46).
La mancanza di fede ha allontanato Gesù dalle sue regioni; la fede a sua volta permette alla donna pagana delle sue regioni di incontrarlo.
"Piangeva, dicendo: Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! La preghiera ha la forza del grido ma anche la saggezza di una parola precisa. È la preghiera fondamentale. Abbi pietà significa: "Concedimi la grazia, aiutami".
La donna cananea non rivendica e non fa valere diritti: chiede il dono a Colui che è tutto e solo dono, riconoscendo in Lui il Signore e il Messia.
Questa donna pagana fa la sua professione di fede in Gesù: Lo riconosce come Figlio di Davide secondo la carne e come Signore, Figlio di Dio, secondo lo Spirito, e chiede la sua salvezza.
La figlia della donna cananea rappresenta tutti i figli di Adamo. Preda della diffidenza, sono invasi dalla menzogna, posseduti dal male.
Gesù, nella sua missione storica, risponde solo a Israele, che lo aspetta.
Questo trasmetterà poi il dono agli altri. Può essere sorprendente che Dio abbia parlato ad alcuni dei suoi figli e non ad altri. Naturalmente Dio parla al cuore di tutti. Ma, per parlare umanamente, Egli ha assunto le condizioni del parlare umano in cui essi parlano a qualcuno per il quale sono qualcuno.
È lo "scandalo" dell'incarnazione, centro della fede.
Questa donna ricorda i dieci pagani delle nazioni di ogni lingua che prenderanno per la manica un israelita (Zac 8,20...). La donna chiede aiuto nonostante il silenzio del Signore e la resistenza dei suoi discepoli.
La risposta di Gesù è la più difficile che un pagano possa aspettarsi.
Gli ebrei chiamano i pagani "cani". Il pane dei bambini sarà dato proprio a loro.
Non per merito - è grazia e dono! - ma per una grande fede.
"Anche i cagnolini" il cane vive delle briciole che cadono dalla tavola del padrone l'uomo del pane che gli arriva dalla mano del Signore.
La fede di questa donna è grande, a differenza di quella dei discepoli, che è piccola; è grande come quella del soldato pagano, che suscita la meraviglia di Gesù.
Per questa fede molti verranno da oriente e da occidente, e si siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe, (8,11) alimentando la beatitudine di coloro che mangiano il pane del Regno.
Il Signore è venuto sulla terra per compiere la volontà di questa donna: è lo stesso del Padre del cielo (6,10), che vuole dare il suo pane ai suoi figli.
L'ora della fede è la stessa della salvezza, come per il figlio del centurione (8,13).