S. FAUSTI - “Amico, come entrasti qui senza veste nuziale?”, chiede il re a uno che ha risposto all'invito alle nozze, ma non ha la veste nuziale. Coloro che partecipano alle nozze del Figlio sono i cristiani , che hanno accolto il Messia. Non basta però aver detto sì: non chi dice “Signore Signore” entrerà nel Regno, ma chi fa la volontà del Padre (7,21). In mezzo a noi, come anche in noi, oltre al grano c'è sempre la zizzania. Ciò che si legge sui vignaioli omicidi, vale anche per noi. Le narrazioni bibliche non sono una finestra sul cortile del passato, per vedere cosa è accaduto allora. Sono piuttosto uno specchio , che fa vedere ciò che accade ora in chi legge. Il racconto , come uno specchio, ci permette di vedere ciò che diversamente mai vedremmo : il nostro volto (Gc 1,23-25). Questa parabola è uno sviluppo della precedente, dove si dice che la stessa sorte tocca a chiunque si confronti con la pietra scartata.. Quanto ha fatto Israele, lo fa pure la Chiesa. E' un richiamo alla responsabilità : far parte del popolo di Dio non era , non è e non sarà mai un talismano di salvezza. Al contrario la salvezza viene dal riconoscere che noi siamo uguali ai nostri padri. Non basta dire . “Abbiamo Abramo per padre”; dobbiamo far frutti degni di conversione , sapendo che il Signore può fare del nostro cuore di pietra un cuore di figlio. A una condizione però . Che riconosciamo di essere come il fratello che dice sì e non fa,per diventare come quello che sa di dire no e poi si pente. Essere chiamati ed aver risposto non significa essere automaticamente salvati. Tutti siamo chiamati ; “eletto” è chi sceglie liberamente di rispondere alla chiamata non a parole, ma con i fatti e in verità., rinnovato quando il banchetto è pronto, seguito dal rifiuto : è la sintesi del racconto precedente che narra la storia del popolo d'Israele dall'esodo fino ai tempi del Suo Messia. C'è un ulteriore invito, fatto ancora ad Israele, che è quello degli apostoli dopo la morte di Gesu'; in esso si ripete il rifiuto, indifferente o violento. Questo rifiuto, di una parte d'Israele diventa occasione di salvezza per gli altri . L'invito è rivolto a tutti, finchè la sala del banchetto è piena. Questi commensali costituiscono la Chiesa, dove però, come ovunque, ci sono buoni e cattivi. La seconda parte ricorda a noi che, per far parte del popolo che accoglie la pietra scartata , bisogna che prima accettiamo di essere tra quelli che la rifiutano : siamo come quello senza la veste nuziale. Solo così possiamo essere tra quelli che, ascoltando Pietro che dice :”Quel Gesù che voi avete crocifisso è Cristo e Signore” , si sentono trafiggere il cuore e si convertono. Dobbiamo sperimentare che il Signore è venuto a salvare i peccatori, “dei quali io sono il primo”, come dice Paolo (1Tim 1,15). Allora conosciamo l'amore del Figlio che è morto per noi, perchè noi viviamo di Lui : partecipiamo al banchetto con la veste nuziale.
1 Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: 2 «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. 3 Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. 4 Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. 5 Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6 altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7 Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8 Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; 9 andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 10 Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. 11 Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, 12 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13 Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
S. FAUSTI - “Amico, come entrasti qui senza veste nuziale?”, chiede il re a uno che ha risposto all'invito alle nozze, ma non ha la veste nuziale. Coloro che partecipano alle nozze del Figlio sono i cristiani , che hanno accolto il Messia. Non basta però aver detto sì: non chi dice “Signore Signore” entrerà nel Regno, ma chi fa la volontà del Padre (7,21). In mezzo a noi, come anche in noi, oltre al grano c'è sempre la zizzania. Ciò che si legge sui vignaioli omicidi, vale anche per noi.
RispondiEliminaLe narrazioni bibliche non sono una finestra sul cortile del passato, per vedere cosa è accaduto allora. Sono piuttosto uno specchio , che fa vedere ciò che accade ora in chi legge.
Il racconto , come uno specchio, ci permette di vedere ciò che diversamente mai vedremmo : il nostro volto (Gc 1,23-25).
Questa parabola è uno sviluppo della precedente, dove si dice che la stessa sorte tocca a chiunque si confronti con la pietra scartata.. Quanto ha fatto Israele, lo fa pure la Chiesa.
E' un richiamo alla responsabilità :
far parte del popolo di Dio non era , non è e non sarà mai un talismano di salvezza.
Al contrario la salvezza viene dal riconoscere che noi siamo uguali ai nostri padri.
Non basta dire . “Abbiamo Abramo per padre”; dobbiamo far frutti degni di conversione , sapendo che il Signore può fare del nostro cuore di pietra un cuore di figlio.
A una condizione però . Che riconosciamo di essere come il fratello che dice sì e non fa,per diventare come quello che sa di dire no e poi si pente.
Essere chiamati ed aver risposto non significa essere automaticamente salvati.
Tutti siamo chiamati ; “eletto” è chi sceglie liberamente di rispondere alla chiamata non a parole, ma con i fatti e in verità., rinnovato quando il banchetto è pronto, seguito dal rifiuto : è la sintesi del racconto precedente che narra la storia del popolo d'Israele dall'esodo fino ai tempi del Suo Messia.
C'è un ulteriore invito, fatto ancora ad Israele, che è quello degli apostoli dopo la morte di Gesu'; in esso si ripete il rifiuto, indifferente o violento. Questo rifiuto, di una parte d'Israele diventa occasione di salvezza per gli altri . L'invito è rivolto a tutti, finchè la sala del banchetto è piena.
Questi commensali costituiscono la Chiesa, dove però, come ovunque, ci sono buoni e cattivi.
La seconda parte ricorda a noi che, per far parte del popolo che accoglie la pietra scartata , bisogna che prima accettiamo di essere tra quelli che la rifiutano : siamo come quello senza la veste nuziale.
Solo così possiamo essere tra quelli che, ascoltando Pietro che dice :”Quel Gesù che voi avete crocifisso è Cristo e Signore” , si sentono trafiggere il cuore e si convertono.
Dobbiamo sperimentare che il Signore è venuto a salvare i peccatori, “dei quali io sono il primo”, come dice Paolo (1Tim 1,15). Allora conosciamo l'amore del Figlio che è morto per noi, perchè
noi viviamo di Lui : partecipiamo al banchetto con la veste nuziale.
Matteo 22:1-14
RispondiElimina1 Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: 2 «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. 3 Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. 4 Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. 5 Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6 altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
7 Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8 Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; 9 andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. 10 Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. 11 Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, 12 gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13 Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 14 Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».