giovedì 8 maggio 2014

A - 4 DOM. PASQUA


1 commento:

  1. L'immagine del Vangelo : pecore chiuse in un recinto da cui non possono uscire,è insolita ma reale.Essa ci parla di recinti in cui siamo chiusi: il più grande è il recinto del finito.Noi vorremmo che le cose più belle fossero infinite: la vita, la felicità, la giustizia , ma tutto inevitabilmente finisce, è chiuso. Ci sono comunque dei personaggi che cercano di entrare,non dalla porta , ma abusivamente; Gesù li chiama ladri e briganti che non entrano se non per rubare, uccidere, distruggere.
    Essi rubano la verita', e ti dicono che sei libero di fare ciò che vuoi, che il recinto è illusione.
    I briganti ti illudono che con i soldi puoi comprare , vendere, rubano l'innocenza ai giovani , il senso e la bellezza della vita a tanti , fanno del recinto un mondo senza limiti.
    Ma ecco Gesù , Buon Pastore, che dice: "IO SONO LA PORTA DEL RECINTO" Recinto che è la nostra finitudine, la nostra miseria , la solitudine che vaga in una prigione dorata.
    Egli è la porta che apre il recinto, Egli conduce fuori le pecore attraverso Se Stesso, e troveranno pascoli , serenità , vita in abbondanza!
    Dal recinto del finito , della solitudine e della miseria si può uscire,mettendo in fuga i briganti che ci illudono sulla inesistenza di ogni recinto.
    Ma Gesù parla chiaro , fa uscire le pecore da ogni condizionamento e limite, cammina davanti ad esse ed esse lo seguono ,perchè conoscono la sua voce.
    Conoscono la voce di chi Ama e dona la sua Vita !
    Gesù ci vuole bene e non vuole che noi restiamo bloccati e chiusi nei nostri recinti , sfruttati e confusi dai ladri e dai briganti.D.Dario r. Marco

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