In quei giorni a Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone disse: «Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per la quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te».
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Rm 8,28-30
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,44-46
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
PAROLE DEL SANTO PADRE È vero che il Regno di Dio è offerto a tutti - è un dono, è un regalo, è grazia - ma non è messo a disposizione su un piatto d’argento, richiede un dinamismo: si tratta di cercare, camminare, darsi da fare. L’atteggiamento della ricerca è la condizione essenziale per trovare; bisogna che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene prezioso, cioè il Regno di Dio che si fa presente nella persona di Gesù. È Lui il tesoro nascosto, è Lui la perla di grande valore. (Angelus, 30 luglio 2017)
FAUSTI - “Per la gioia di esso, va e vende tutto quello che ha e compra quel campo”. Queste ultime brevi quattro parabole, rivolte ai discepoli, completano il discorso di Gesù con un appello alla decisione e alla responsabilità . La gioia è la forza per decidersi per il Regno, tesoro da vivere con coerenza e da trasmettere adeguatamente. Le prime due parabole sono simmetriche , seppure con differenze che illuminano aspetti diversi dell'unico tema : decidersi per ciò che vale. Parlano del “trovare” (frutto di un “cercare”esplicito o meno), di un “tesoro nascosto” e di una “bella perla” - immagini suggestive del valore e della bellezza del Regno – e pongono l'accento sul “ vendere tutto” per “comprare” il campo e la perla. Non basta cercare o trovare : occorre decidere. Chi vuol tenere il piede in due scarpe, non cammina. Il motivo della decisione è la gioia, la passione per il tesoro. L'amore per Gesù rende indifferenti al resto, liberi di camminare finalmente verso la felicità. Per questo Dio ci dà gioia : per farci decidere. E per questo il nemico fa di tutto per renderci tristi . Per impedirci ogni decisione positiva. La seconda coppia di parabole è sulla responsabilità. E' vero che la Chiesa non è una setta di giusti . È la grande rete, gettata nel mare, che pesca i fratelli dall'abisso. Guai se non fosse così! Ma chi ha ottenuto misericordia, la vive con impegno nei confronti degli altri. La bontà di Dio è stimolo a corrispondervi, non alibi alla cattiveria : la salvezza è essere come Lui! In modo particolare lo “scriba” è responsabile di capire tutto e trasmetterlo integralmente , con attenzione al nuovo e all'antico, all'interpretazione e alla tradizione. Deve tener presente il Nuovo e l'Antico Testamento, mostrando la verità delle promesse alla luce di Gesù , che è il compimento. E' impossibile comprendere il compimento senza conoscerne la promessa, ma anche cogliere la promessa senza conoscere il compimento. Il velo dell'Antico Testamento è tolto solo da Cristo (2Cor 3,14-16). La Bibbia è il tesoro di famiglia, dal quale, a tempo debito, lo scriba, amministratore fedele dei misteri del Regno, distribuisce a ciascuno la sua razione di cibo. Beato quel servo che il padrone, al suo ritorno, troverà ad agire così. Diversamente appartiene al numero di quelli che chiudono il Regno dei cieli davanti agli uomini : non vi entrano e impediscono agli altri di entrare. Gesù è il tesoro nascosto e la perla preziosa . Chiunque, presto o tardi, Lo trova, sia che non Lo cerchi, come il contadino, sia che lo cerchi, come il mercante. Il Signore, come si fa trovare da chi Lo cerca (Is 66,6), così dice : “Eccomi” facendosi trovare anche da chi non Lo cerca (Is 55,1). Lui è la Sapienza che imbandisce il banchetto della vita : la gioia di averlo incontrato è la forza per decidere di conseguirlo. La Chiesa è fatta da coloro che centrano la propria vita su di Lui, tesoro e perla preziosa ; del resto si servono tanto quanto piace a Lui. Ognuno è responsabile di vivere concretamente alla luce di questo amore. Lo scriba, in modo particolare, è chiamato a trasmettere bene questo tesoro, antico nella novità e sempre nuovo nella sua radice antica.
LETTURA DEL GIORNO
RispondiEliminaPrima Lettura
Dal primo libro dei Re
1Re 3,5.7-12
In quei giorni a Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone disse: «Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per la quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te».
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 8,28-30
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,44-46
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
PAROLE DEL SANTO PADRE
È vero che il Regno di Dio è offerto a tutti - è un dono, è un regalo, è grazia - ma non è messo a disposizione su un piatto d’argento, richiede un dinamismo: si tratta di cercare, camminare, darsi da fare. L’atteggiamento della ricerca è la condizione essenziale per trovare; bisogna che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene prezioso, cioè il Regno di Dio che si fa presente nella persona di Gesù. È Lui il tesoro nascosto, è Lui la perla di grande valore. (Angelus, 30 luglio 2017)
FAUSTI - “Per la gioia di esso, va e vende tutto quello che ha e compra quel campo”. Queste ultime brevi quattro parabole, rivolte ai discepoli, completano il discorso di Gesù con un appello alla decisione e alla responsabilità . La gioia è la forza per decidersi per il Regno, tesoro da vivere con coerenza e da trasmettere adeguatamente. Le prime due parabole sono simmetriche , seppure con differenze che illuminano aspetti diversi dell'unico tema : decidersi per ciò che vale.
RispondiEliminaParlano del “trovare” (frutto di un “cercare”esplicito o meno), di un “tesoro nascosto” e di una “bella perla” - immagini suggestive del valore e della bellezza del Regno – e pongono l'accento sul “ vendere tutto” per “comprare” il campo e la perla.
Non basta cercare o trovare : occorre decidere.
Chi vuol tenere il piede in due scarpe, non cammina.
Il motivo della decisione è la gioia, la passione per il tesoro.
L'amore per Gesù rende indifferenti al resto, liberi di camminare finalmente verso la felicità.
Per questo Dio ci dà gioia : per farci decidere. E per questo il nemico fa di tutto per renderci tristi . Per impedirci ogni decisione positiva.
La seconda coppia di parabole è sulla responsabilità.
E' vero che la Chiesa non è una setta di giusti . È la grande rete, gettata nel mare, che pesca i fratelli dall'abisso. Guai se non fosse così! Ma chi ha ottenuto misericordia, la vive con impegno nei confronti degli altri. La bontà di Dio è stimolo a corrispondervi, non alibi alla cattiveria : la salvezza è essere come Lui!
In modo particolare lo “scriba” è responsabile di capire tutto e trasmetterlo integralmente , con attenzione al nuovo e all'antico, all'interpretazione e alla tradizione. Deve tener presente il Nuovo e l'Antico Testamento, mostrando la verità delle promesse alla luce di Gesù , che è il compimento.
E' impossibile comprendere il compimento senza conoscerne la promessa, ma anche cogliere la promessa senza conoscere il compimento.
Il velo dell'Antico Testamento è tolto solo da Cristo (2Cor 3,14-16).
La Bibbia è il tesoro di famiglia, dal quale, a tempo debito, lo scriba, amministratore fedele dei misteri del Regno, distribuisce a ciascuno la sua razione di cibo.
Beato quel servo che il padrone, al suo ritorno, troverà ad agire così.
Diversamente appartiene al numero di quelli che chiudono il Regno dei cieli davanti agli uomini : non vi entrano e impediscono agli altri di entrare.
Gesù è il tesoro nascosto e la perla preziosa . Chiunque, presto o tardi, Lo trova, sia che non Lo cerchi, come il contadino, sia che lo cerchi, come il mercante.
Il Signore, come si fa trovare da chi Lo cerca (Is 66,6), così dice : “Eccomi” facendosi trovare anche da chi non Lo cerca (Is 55,1).
Lui è la Sapienza che imbandisce il banchetto della vita : la gioia di averlo incontrato è la forza per decidere di conseguirlo.
La Chiesa è fatta da coloro che centrano la propria vita su di Lui, tesoro e perla preziosa ; del resto si servono tanto quanto piace a Lui.
Ognuno è responsabile di vivere concretamente alla luce di questo amore.
Lo scriba, in modo particolare, è chiamato a trasmettere bene questo tesoro, antico nella novità e sempre nuovo nella sua radice antica.