sabato 25 gennaio 2020

A - 3 DOM.T.O.

2 commenti:



  1. Prima Lettura

    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 8,23b - 9,3

    In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti.
    Il popolo che camminava nelle tenebre
    ha visto una grande luce;
    su coloro che abitavano in terra tenebrosa
    una luce rifulse.
    Hai moltiplicato la gioia,
    hai aumentato la letizia.
    Gioiscono davanti a te
    come si gioisce quando si miete
    e come si esulta quando si divide la preda.
    Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
    la sbarra sulle sue spalle,
    e il bastone del suo aguzzino,
    come nel giorno di Mádian.



    Seconda Lettura

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
    1 Cor 1,10-13.17

    Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.
    Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «Io invece di Cefa», «E io di Cristo».
    È forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?
    Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.
    Vangelo del Giorno

    Dal Vangelo secondo Matteo
    Mt 4,12-23

    Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
    «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
    sulla via del mare, oltre il Giordano,
    Galilea delle genti!
    Il popolo che abitava nelle tenebre
    vide una grande luce,
    per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
    una luce è sorta».
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
    Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
    Parole del Santo Padre

    Questa parola è molto importante: “Il regno di Dio è in mezzo a voi”, dice Gesù. Dio viene a stabilire la sua signoria nella nostra storia, nell’oggi di ogni giorno, nella nostra vita; e là dove essa viene accolta con fede e umiltà germogliano l’amore, la gioia e la pace. Con la nascita di Gesù a Betlemme, è Dio stesso che prende dimora in mezzo a noi per liberarci dall’egoismo, dal peccato e dalla corruzione, da questi atteggiamenti che sono del diavolo: cercare il successo a tutti i costi; cercare il potere a scapito dei più deboli; avere la sete di ricchezze e cercare il piacere a qualsiasi prezzo. (ANGELUS, 4 dicembre 2016)



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  2. FAUSTI -
    Il brano segna il passaggio tra l'attività del Precursore e quella del Messia.
    Giovanni non è “arrestato”. La sua testimonianza non si ferma; anzi arriva a destinazione diventando martirio.
    Dopo il ritiro nel deserto e l'arresto del Battista, Gesù torna in Galilea ; non va però al Suo paese, bensì a Cafarnao. Lo spostamento di Gesù , fatto per ragioni prudenziali, risponde a un disegno provvidenziale. Ciò che poteva sembrare fuga, è compimento della profezia di Isaia, che aveva parlato della liberazione di questa terra (733 A.C,) , profezia di quanto si compie con il ministero di Gesù.
    La profezia di Isaia parla di galilei sotto l'oppressione della schiavitù. A tutti è donata la Luce!
    Così Gesù vince il nemico, non usando i suoi stessi mezzi, ma la voce e la luce della Parola.
    L'inizio del Suo ministero è visto come il sorgere del sole, aurora del giorno nuovo.
    La Sua venuta è “il giorno di Dio” , previsto dai profeti, che pone fine alla notte del mondo.
    Anche i pagani hanno visto la Luce della Sua stella (2,2), che li ha messi in cammino verso Gerusalemme.
    La Luce è grande e si leva nel cuore delle tenebre. La lotta tra luce e tenebre è il duello verità/menzogna, libertà/schiavitù, vita/morte, che interpreta il dramma di Gesù, Luce del mondo
    “Cominciò a proclamare e a dire” Gesù non fa prediche morali e non dà spiegazioni filosofiche – teologiche. Proclama pubblicamente , e dice a ciascuno in privato, un fatto atteso da sempre : è venuto il giorno di Dio, di cui il Battista è stato , con gli altri profeti, la stella del mattino (2 Pt 1,19). Convertirsi, volgersi alla Luce, aprire gli occhi è ormai l'unica condizione per essere nel giorno che c'è già. Il Regno, prima atteso e ora presente in Gesù, è quello del Padre, in cui viviamo da figli e da fratelli.
    La Parola “regno” racchiude ogni desiderio dell'uomo, anzi la promessa di Dio, che supera ogni fama (Sl 138,2).
    Basta che ci convertiamo, cambiando direzione ai nostri occhi e ai nostri piedi.
    “Camminando sulla riva del mare” l'acqua richiama sia la Genesi che l'Esodo, la creazione nuova e la liberazione.
    Gesù, seduto quando insegna con la Parola, cammina quando insegna con la vita.
    Lui è la Parola e la Via .
    Va ascoltato e seguito, come la nube che guida il popolo verso la terra promessa. I discepoli sono chiamati a fare il Suo stesso cammino, luminoso per chi va verso la libertà e oscuro per gli altri ( Es 14,20).
    E' il passaggio dalle tenebre alla luce (4,16) , il venire alla luce dell'uomo nuovo.
    Tutto il Vangelo racconta questa nascita, che è un esodo dalla condizione di schiavo a quella di figlio.
    “Vide” Come mi vede Dio ? Gesù dice di ciascuno di noi al Padre : “Li hai amati come hai amato me” (Gv 17,23). Vedere come Lui mi vede, conoscere come sono da Lui conosciuto è felicità senza fine (1 Gv 3,2). Capire la Sua “passione per me” - “Mi ha amato e ha dato Se stesso per me” dice Paolo ( Gal 2,20) – è capire chi è Lui, Amore assoluto per me , e chi sono io, infinitamente amato da Lui.
    “Due fratelli” La mia chiamata è alla fraternità, perché sono figlio. In relazione al fratello realizzo il nome datomi dal Padre : ricevo il mio nome segreto ed esisto come figlio.
    “Venite dietro di me”E' una proposta personale e diretta, ad andargli vicino e seguirlo.
    Gesù è la Parola stessa, il Figlio di Dio. Seguendolo divento anch'io ciò che Lui è . figlio.
    Gesù non è un maestro che il discepolo si sceglie.
    E' il Signore stesso che ci sceglie, per essere con Lui.
    “Essi, subito...” Si sottolinea l'immediatezza della risposta .
    Lasciano tutto, anche i mezzi di lavoro, dai quali, per quanto modesti, traggono sostentamento.
    Lo fanno non con tristezza, ma con la gioia di chi ha trovato il tesoro .(13,44).
    Non è privazione, ma scelta di ciò che più di tutto sta a cuore.
    La firma di Dio circa la bontà di una scelta è la “consolazione” , prima , e , soprattutto, dopo.
    Il prezzo può anche essere alto : si lascia tutto!
    Ma perché si riceve infinitamente di più.

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