La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro.
Parola di Dio
> Salmo responsoriale
Sal 62
Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
> Seconda lettura
1Ts 4,13-18 Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Parola di Dio.
Forma breve:
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (4, 13-14)
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 24,42.44) Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia.
> Vangelo
Mt 25,1-13 Ecco lo sposo! Andategli incontro!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
S. FAUSTI - “Ecco lo sposo, uscite per l'incontro con lui!” E' il grido che si leva nel cuore della notte. Colui che la sposa e lo Spirito invocano . “Vieni!”, e che ha detto . “Verrò presto” (Ap 22,17-20), finalmente viene! E' la metafora più bella dell'esistenza umana , paragonata ad un uscire per andare incontro allo Sposo. Tutta la nostra vita è un'”uscita” , finalizzata a questo : usciamo dal grembo della madre alla luce del sole, usciamo ogni istante da ciò che siamo verso ciò che diventiamo, fino a quando usciamo dalla vita per incontrare la nostra vita, nascosta con Cristo in Dio (Col 3,3). Ignoriamo il giorno e l'ora dell'arrivo, ma sappiamo che ogni giorno e ogni ora sono un passo verso di Lui. A condizione però che ne ascoltiamo e ne seguiamo la Parola. Questo è l'olio che le vergini sagge portano con sé . È necessario per entrare alle nozze. Tutta la loro esistenza infatti è stata un vigile e operoso riconoscere le visite quotidiane dello sposo, fino a diventare piena di olio, colma di Spirito Santo. Le vergini stolte invece non hanno ascoltato e fatto la Sua Parola : non L'hanno atteso, riconosciuto e amato. La loro esistenza è un vaso vuoto, senza amore. Invece di andargli incontro, si sono allontanate da Lui e dalla Sua voce, fino a non conoscerlo. Per questo dirà loro : “Non vi conosco!” Ecco l'importanza del momento presente : è l'unico che ci è dato per vivere e acquisire l'olio necessario. La salvezza o perdizione eterna dipende esclusivamente da ciò che qui e ora liberamente facciamo. Il futuro è affidato alle nostre mani. La minacciosa descrizione del fallimento serve a risvegliarci dall'incoscienza e dall'ozio, per attivare la nostra libertà. Questo brano è rivolto alla comunità dei discepoli , perchè non si aggiudichino automaticamente la salvezza per il semplie fatto di essere credenti. Non chi dice :”Signore, Signore!” entrerà nel regno dei cieli, ma solo chi fa la Volontà del Padre (7,21) , che consiste nel vivere da figli amando i fratelli. Il racconto è un'allegoria che ci fa leggere il senso profondo della nostra storia quotidiana in termini di salvezza o di perdizione. Ci vuol far identificare con le vergini stolte, perchè diventiamo come quelle sagge. Il futuro è l'incontro con lo Sposo , ma questo si realizza per chi accumula ogni giorno quell'olio che rimane in eterno. Se uno non investe nell'amore, la sua vita è spenta! “Tra la vita e la morte, scelgo la chitarra “ diceva un poeta : scelgo di cantare al Signore , con la bocca, con il cuore, con le opere! Gesù è colui che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal 2,20) . è lo Sposo (Ef 5,25-27). La Chiesa invoca : “Maranà tha . Vieni, o Signore” (1 Cor 16,22) , e ogni singolo discepolo dice con Paolo . “Vivo, però non più io, ma vive in me Cristo. La vita che ora vivo nella carne,la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Rispondere all'amore con l'amore è la vita dell'uomo. Ed è la vita stessa di Dio, Padre e Figlio.
Dal libro della Sapienza
RispondiEliminaLa sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
Parola di Dio
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Salmo responsoriale
Sal 62
Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
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Seconda lettura
1Ts 4,13-18
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Parola di Dio.
Forma breve:
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (4, 13-14)
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 24,42.44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.
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Vangelo
Mt 25,1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore
S. FAUSTI - “Ecco lo sposo, uscite per l'incontro con lui!” E' il grido che si leva nel cuore della notte. Colui che la sposa e lo Spirito invocano . “Vieni!”, e che ha detto . “Verrò presto” (Ap 22,17-20), finalmente viene!
RispondiEliminaE' la metafora più bella dell'esistenza umana , paragonata ad un uscire per andare incontro allo Sposo. Tutta la nostra vita è un'”uscita” , finalizzata a questo : usciamo dal grembo della madre alla luce del sole, usciamo ogni istante da ciò che siamo verso ciò che diventiamo, fino a quando usciamo dalla vita per incontrare la nostra vita, nascosta con Cristo in Dio (Col 3,3).
Ignoriamo il giorno e l'ora dell'arrivo, ma sappiamo che ogni giorno e ogni ora sono un passo verso di Lui. A condizione però che ne ascoltiamo e ne seguiamo la Parola.
Questo è l'olio che le vergini sagge portano con sé . È necessario per entrare alle nozze.
Tutta la loro esistenza infatti è stata un vigile e operoso riconoscere le visite quotidiane dello sposo, fino a diventare piena di olio, colma di Spirito Santo.
Le vergini stolte invece non hanno ascoltato e fatto la Sua Parola : non L'hanno atteso, riconosciuto e amato. La loro esistenza è un vaso vuoto, senza amore.
Invece di andargli incontro, si sono allontanate da Lui e dalla Sua voce, fino a non conoscerlo.
Per questo dirà loro : “Non vi conosco!”
Ecco l'importanza del momento presente : è l'unico che ci è dato per vivere e acquisire l'olio necessario. La salvezza o perdizione eterna dipende esclusivamente da ciò che qui e ora liberamente facciamo. Il futuro è affidato alle nostre mani.
La minacciosa descrizione del fallimento serve a risvegliarci dall'incoscienza e dall'ozio, per attivare la nostra libertà.
Questo brano è rivolto alla comunità dei discepoli , perchè non si aggiudichino automaticamente la salvezza per il semplie fatto di essere credenti. Non chi dice :”Signore, Signore!” entrerà nel regno dei cieli, ma solo chi fa la Volontà del Padre (7,21) , che consiste nel vivere da figli amando i fratelli.
Il racconto è un'allegoria che ci fa leggere il senso profondo della nostra storia quotidiana in termini di salvezza o di perdizione. Ci vuol far identificare con le vergini stolte, perchè diventiamo come quelle sagge.
Il futuro è l'incontro con lo Sposo , ma questo si realizza per chi accumula ogni giorno quell'olio che rimane in eterno.
Se uno non investe nell'amore, la sua vita è spenta!
“Tra la vita e la morte, scelgo la chitarra “ diceva un poeta : scelgo di cantare al Signore , con la bocca, con il cuore, con le opere!
Gesù è colui che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal 2,20) . è lo Sposo (Ef 5,25-27).
La Chiesa invoca : “Maranà tha . Vieni, o Signore” (1 Cor 16,22) , e ogni singolo discepolo dice con Paolo . “Vivo, però non più io, ma vive in me Cristo. La vita che ora vivo nella carne,la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Rispondere all'amore con l'amore è la vita dell'uomo.
Ed è la vita stessa di Dio, Padre e Figlio.