T. Bello - Sì, è stata lei la prima a posare gli occhi sul corpo nudo di Dio. E l'ha avvolto immediatamente con lo sguardo. Prima ancora di avvolgerlo in fasce. Anzi, l'ha coperto subito nei panni, quasi per comprimere la luce di quel corpo e non rimanerne accecata. Eccolo lì, l'atteso delle genti lambito dagli occhi di Maria, come agnello tremante sfiorato dalla lingua materna. I patriarchi ne avevano spiato l'arrivo fin dai secoli remoti. Ma, pur inarcando i sopraccigli canuti, non ebbero la gioia di vederlo. I profeti, con vaticini carichi di mistero, ne avevano disegnato il volto. Ma i loro occhi si erano chiusi senza poterlo fissare da vicino. I poveri avevano provato mille soprassalti a ogni stormire di notizie. . Ma si dovettero accontentare ogni volta di inseguirlo nei sogni. Nelle notti d'inverno i pastori, al crepitare nel bivacco, parlavano di Colui che sarebbe venuto..Nelle sere di primavera, dense di presagi, i padri additavano ai figli le stelle del firmamento e li cullavano con le cadenze di antiche elegie :”Oh, se Tu squarciassi i cieli e scendessi!...” Poi chiudevano gli occhi anche loro, stanchi di scrutare. ...Quanti occhi protesi verso di Lui...! Ed eccolo finalmente lì, l'Emmanuele, bagnato dalle lacrime della puerpera, che scintillano come gemme al guizzar della lanterna.Gli occhi di Maria tremano d'amore sul corpo di Gesù. Nella loro profondità si riaccende una lunga catena di sguardi inesauditi del passato.Nelle sue pupille si concentra la trepidazione di attese secolari. E nell'iride le si destano all'improvviso fuochi sopiti sotto le ceneri del tempo. Maria diventa così la donna del primo sguardo.Solo una creatura come Lei , d'altra parte, poteva dare degnamente il benvenuto sulla terra al Figlio di Dio, accarezzandolo con occhi pieni di santità. Dopo di Lei, avranno il privilegio di vederlo tanti altri. Lo vedrà Giuseppe.Lo vedranno i pastori. Più tardi , lo vedrà Simeone, che se ne morirà in pace, perchè i suoi occhi hanno potuto contemplare la salvezza di Dio... Ma la prima a fasciarlo con la tiepida trama del suo sguardo, nella notte profumata di muschio e di stalla, perchè il fieno non lo pungesse e il freddo non lo raggelasse, fu Lei. Donna del primo sguardo : prescelta, cioè dai secoli eterni per essere, dopo una foresta di attese, riviera limpidissima bagnata dal fiume della grazia .(MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI)
Karol Wojtyla – SEGNO DI CONTRADDIZIONE - Dio nasce e le potenze tremano – il Signore del cielo è spogliato. Il fuoco si spegne e lo splendore si adombra – l'Infinito accetta i limiti. Disprezzato – rivestito di gloria, il mortale – il Re dei secoli”. Ecco il brano di un canto natalizio polacco , che contiene, a mio giudizio, una formidabile espressione del mistero del Dio incarnato. Questo è un mistero che abbraccia i contrasti : la luce e le tenebre della notte , l'infinità di Dio e i limiti umani, la gloria e l'umiliazione, l'immortalità e la mortalità, la divinità e la povertà dell'uomo. Gli uomini davanti al “mysterium fascinosum” di quella notte santa di Natale che unisce le genti, sono nell'atteggiamento di chi è consapevole che in quel momento avviene qualcosa di grande , qualcosa che non ha confronti nella storia dell'uomo. Il Natale ci permette quasi di toccare la nostra nascita spirituale da Dio per mezzo della grazia. Nati per mezzo della fede e della grazia, siamo stati chiamati figli di Dio e lo siamo di fatto, dice S. Giovanni (1 Gv 3,1). Ecco la notte della più grande esaltazione dell'uomo ; in essa egli trova la sua origine. Nasce il Figlio di Dio come uomo per mezzo dello Spirito Santo , e i figli dell'uomo diventano i figli adottivi di Dio, acquistando così il diritto di chiamarlo “ Abbà, Padre!”. Cambia nella sua dimensione essenziale la faccia della terra, e questo cambiamento interiore è un frutto fondamentale del Natale, la ragione principale della nostra gioia natalizia, la gioia di tutti : dei magi e dei pastori , dei vescovi , dei sacerdoti, dei bambini , “ Genuit puerpera Regem” “ Lo avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia, perchè non c'era posto per loro nell'albergo”. Sopra questa mangiatoia gli angeli hanno cantato i loro inni, a questa mangiatoia si sono accostati i pastori e i re magi. La mangiatoia è stato il primo luogo dell'incontro tra Dio e gli uomini, dell'incontro per mezzo della fede. Da esso è nata la Chiesa, da esso nasce e rinasce continuamente la speranza dell'uomo.
( rinasce anche per me che scrivo la consapevolezza della mia povera copia che neanche a volte rispetta le regole grammaticali, segno evidente di indegnità , ma nella misericordia confido e nella vs comprensione, grazie! e Buon Natale ! angela )
T. Bello - Sì, è stata lei la prima a posare gli occhi sul corpo nudo di Dio. E l'ha avvolto immediatamente con lo sguardo. Prima ancora di avvolgerlo in fasce. Anzi, l'ha coperto subito nei panni, quasi per comprimere la luce di quel corpo e non rimanerne accecata. Eccolo lì, l'atteso delle genti lambito dagli occhi di Maria, come agnello tremante sfiorato dalla lingua materna. I patriarchi ne avevano spiato l'arrivo fin dai secoli remoti. Ma, pur inarcando i sopraccigli canuti, non ebbero la gioia di vederlo.
RispondiEliminaI profeti, con vaticini carichi di mistero, ne avevano disegnato il volto. Ma i loro occhi si erano chiusi senza poterlo fissare da vicino. I poveri avevano provato mille soprassalti a ogni stormire di notizie. . Ma si dovettero accontentare ogni volta di inseguirlo nei sogni.
Nelle notti d'inverno i pastori, al crepitare nel bivacco, parlavano di Colui che sarebbe venuto..Nelle sere di primavera, dense di presagi, i padri additavano ai figli le stelle del firmamento e li cullavano con le cadenze di antiche elegie :”Oh, se Tu squarciassi i cieli e scendessi!...” Poi chiudevano gli occhi anche loro, stanchi di scrutare.
...Quanti occhi protesi verso di Lui...! Ed eccolo finalmente lì, l'Emmanuele, bagnato dalle lacrime della puerpera, che scintillano come gemme al guizzar della lanterna.Gli occhi di Maria tremano d'amore sul corpo di Gesù. Nella loro profondità si riaccende una lunga catena di sguardi inesauditi del passato.Nelle sue pupille si concentra la trepidazione di attese secolari. E nell'iride le si destano all'improvviso fuochi sopiti sotto le ceneri del tempo. Maria diventa così la donna del primo sguardo.Solo una creatura come Lei , d'altra parte, poteva dare degnamente il benvenuto sulla terra al Figlio di Dio, accarezzandolo con occhi pieni di santità.
Dopo di Lei, avranno il privilegio di vederlo tanti altri. Lo vedrà Giuseppe.Lo vedranno i pastori.
Più tardi , lo vedrà Simeone, che se ne morirà in pace, perchè i suoi occhi hanno potuto contemplare la salvezza di Dio...
Ma la prima a fasciarlo con la tiepida trama del suo sguardo, nella notte profumata di muschio e di stalla, perchè il fieno non lo pungesse e il freddo non lo raggelasse, fu Lei.
Donna del primo sguardo : prescelta, cioè dai secoli eterni per essere, dopo una foresta di attese, riviera limpidissima bagnata dal fiume della grazia .(MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI)
Karol Wojtyla – SEGNO DI CONTRADDIZIONE - Dio nasce e le potenze tremano – il Signore del cielo è spogliato. Il fuoco si spegne e lo splendore si adombra – l'Infinito accetta i limiti. Disprezzato – rivestito di gloria, il mortale – il Re dei secoli”.
RispondiEliminaEcco il brano di un canto natalizio polacco , che contiene, a mio giudizio, una formidabile espressione del mistero del Dio incarnato. Questo è un mistero che abbraccia i contrasti : la luce e le tenebre della notte , l'infinità di Dio e i limiti umani, la gloria e l'umiliazione, l'immortalità e la mortalità, la divinità e la povertà dell'uomo.
Gli uomini davanti al “mysterium fascinosum” di quella notte santa di Natale che unisce le genti, sono nell'atteggiamento di chi è consapevole che in quel momento avviene qualcosa di grande , qualcosa che non ha confronti nella storia dell'uomo.
Il Natale ci permette quasi di toccare la nostra nascita spirituale da Dio per mezzo della grazia.
Nati per mezzo della fede e della grazia, siamo stati chiamati figli di Dio e lo siamo di fatto,
dice S. Giovanni (1 Gv 3,1).
Ecco la notte della più grande esaltazione dell'uomo ; in essa egli trova la sua origine.
Nasce il Figlio di Dio come uomo per mezzo dello Spirito Santo , e i figli dell'uomo diventano i figli adottivi di Dio, acquistando così il diritto di chiamarlo “ Abbà, Padre!”. Cambia nella sua dimensione essenziale la faccia della terra, e questo cambiamento interiore è un frutto fondamentale del Natale, la ragione principale della nostra gioia natalizia, la gioia di tutti : dei magi e dei pastori , dei vescovi , dei sacerdoti, dei bambini , “ Genuit puerpera Regem” “ Lo avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia, perchè non c'era posto per loro nell'albergo”.
Sopra questa mangiatoia gli angeli hanno cantato i loro inni,
a questa mangiatoia si sono accostati i pastori e i re magi.
La mangiatoia è stato il primo luogo dell'incontro tra Dio e gli uomini, dell'incontro per mezzo della fede. Da esso è nata la Chiesa, da esso nasce e rinasce continuamente la speranza dell'uomo.
( rinasce anche per me che scrivo la consapevolezza della mia povera copia
RispondiEliminache neanche a volte rispetta le regole grammaticali, segno evidente di indegnità , ma nella misericordia confido e nella vs comprensione, grazie! e Buon Natale ! angela )